Di Sarcina a un passo dalla presidenza dei porti di Catania e Augusta
Musumeci avrebbe avallato la nomina di Giovannini, malgrado la contrarietà di diversi esponenti politici locali
Per 13 anni segretario generale dell’Autorità Portuale di Messina, Francesco Di Sarcina, attualmente numero due dell’Autorità di Sistema Portuale di La Spezia e Marina di Carrara, potrebbe tornare presto in Sicilia.
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, infatti, lo avrebbe indicato per la presidenza dell’Adsp di Catania e Augusta (al momento guidata dal commissario straordinario Alberto Chiovelli), non senza suscitare però un vespaio di polemiche politiche, dal momento che Nello Musumeci, presidente della Regione, avrebbe dato il proprio assenso.
Molti esponenti della maggioranza regionale, infatti, si erano espressi in senso negativo, considerando il nome di Di Sarcina espressione del sottosegretario del Mims Giancarlo Cancelleri, del Movimento 5 Stelle. È il caso del presidente dell’Assemblea regionale Gianfranco Micciché o della parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo: “Il ministro non ha tenuto conto delle posizioni di tutti i gruppi della maggioranza, ma solo di alcuni e questo per noi è inaccettabile. Il gruppo di Forza Italia non è mai stato consultato su una scelta che non poteva vederci d’accordo, che obbedisce a logiche estranee alla Sicilia, e forse proprio per questo si è preferito non coinvolgerci nella decisione. Noi chiediamo che il presidente dell’Adsp sia profondo conoscitore dei nostri porti e sia un manager di riconosciuta qualità ed abbia il sostegno dei territori”.
A favore di Di Sarcina si sono espressi due sindaci del siracusano, Giuseppe Di Mare e Pippo Gianni, rispettivamente a capo delle amministrazioni di Augusta e Priolo che hanno redatto una nota congiunta, sottoscritta anche dal presidente di Assoporto Augusta, l’ex assessore regionale, Marina Noè, e dal presidente di Unionports Cluster, Davide Fazio: “La nomina della nuova Governance della AdSP del Mare della Sicilia Orientale non è mai stata per noi questione di principio né legata esclusivamente al cognome della persona che deve ricoprire un ruolo importante e strategico per il presente ed il futuro del nostro territorio. Avevamo chiesto, sin dall’inizio, che il nuovo Presidente – aggiungono – fosse in discontinuità con il passato, a tempo pieno, di alto profilo professionale, che superasse logiche burocratiche e commissariali e che preferibilmente potesse essere espressione delle competenze siciliane. Non ci piace entrare nelle polemiche di queste ore: il porto di Augusta, oggi più che mai, ha necessità di una Governance che condivida con il territorio visione e programmi di sviluppo”.
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