Un 2021 in ripresa nei porti di Genova e Savona ma non abbastanza rispetto al prepandemia
La piattaforma di Vado sembra avere drenato container al capoluogo: per tonnellaggio complessivo Savona supera il 2019 (+3,2%), Genova resta sotto (-7,6%)
I volumi di traffico mercantile negli scali dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale sono cresciuti del 10,3% rispetto al 2020 in termini di tonnellaggio imbarcato e sbarcato nel sistema portuale, ma restano ancora inferiori al prepandemia (-5,3%), con una dinamica antitetica fra Genova e Savona. Quest’ultima, con l’entrata in funzione a inizio 2020 del terminaml Vado Gateway di Vado Ligure, pare aver drenato il traffico container che il capoluogo ligure non ha più recuperato sebbene a livello nazionale si siano lievemente superati (almeno a livello di Teu) i valori del 2019. Genova da sola ha movimentato 49,58 milioni di tonnellate (+9,9% sul 2020, -7,6% sul 2019), Savona 14,85 milioni (+11,8% sul 2020 e +3,2% sul 2019).
Nel capoluogo le ferite della pandemia restano profonde per il settore delle rinfuse liquide, con gli oli minerali a 12,28 milioni di tonnellate (-15,5% sul 2019) e le altre tipologie a 759mila tonnellate (-7%). Per i container i numeri dicono questo: 23,07 milioni di tonnellate (-6,4% sul 2019), 2,55 milioni di Teu contro i 2,61 del 2019 (-2,2%) e i 2,35 del 2020 (+8,5%). Meglio vanno le merci convenzionali (9,99 milioni di tonnellate, -1,7%), con un andamento complessivo della prima merceologia del primo porto italiano (merci varie) che riflette l’andazzo del mercato da esso servito (-5%).
Bene le rinfuse solide e il traffico industriale che risultano in crescita anche rispetto al 2019 (+20,7% e +1,3%), anche se con 761mila e 1,96 milioni di tonnellate il peso resta relativo, mentre bunkeraggi e provviste, con 746mila tonnellate, perdono anche rispetto al 2020 (e restano a -17% sul 2019).
Sul fronte dei terminal i gap più marcati sono quelli del gruppo Psa, che a Genova Pra’ con 1,45 milioni di Teu recupera qualcosa sul 2020 ma resta sotto al 2019 (-9,3%) e al Sech segna un -7,8% sul 2019. Msc, che nel 2020 aveva fatto salire i volumi del Terminal Messina di cui è azionista (246mila Teu), ha spostato buona parte del traffico sul terminal Bettolo, controllato al 100%, arrivato a 107mila Teus (con Messina sceso a 189mila; erano 199mila nel 2019). Anche Spinelli ha rosicchiato qualche container (419mila Teu, +1,8% sul 2019), consolandosi solo parzialmente della flessione del traffico di Tirrenia, principale causa della perdita di oltre 400mila metri lineari di ro-ro (536mila nel 2021, -42,9% rispetto al 2019), merceologia in cui Terminal San Giorgio ha invece recuperato i valori del 2019 (2,08 milioni di metri lineari).
Come accennato, il rodaggio del terminal Vado Gateway, che ha comportato l’exploit nel traffico containeristico (2,6 milioni di tonnellate contro le 530mila del 2019), ha segnato nel profondo il risultato complessivo di Savona, dove altrimenti si registrerebbero la perdurante perdita delle rinfuse liquide (5,7 milioni di tonnellate, -10% sul 2019), la grave situazione delle solide (1,76 milioni di tonnellate, -29,1% rispetto al 2019) e la stasi dei rotabili (4,1 milioni di tonnellate, +16,3% sul 2020 ma -4,4% sul 2019).
Ripresa nei passeggeri, ma qui il gap col 2019 resta ancora molto ampio. A Genova i passeggeri di traghetti sono stati 1,68 milioni (+40,5% sul 2020 -22,6% sul 2019) e i crocieristi 416.386 (+217,6% sul 2020, -69,1% sul 2019). A Savona nei traghetti si sono movimentati 218mila persone (+58,4% sul 2020, -29,4% sul 2019), nelle crociere 175mila (+131,6% sul 2020, -73,8% sul 2019).
A.M.
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