Allarme di Tea: “Oltre 50.000 tonnellate di coil ferme in porto di Ravenna e nelle acciaierie dell’area”
Secondo l’associazione Trasportatori Eccezionali Associatihe non riescono a essere trasportate a destinazione per la mancanza di strade utilizzabili. Pronta una proposta da sottoporre al Tavolo nazionale che si riunirà a Roma
Sono a oggi oltre 50.000 le tonnellate di coils ferme in porto di Ravenna e nelle acciaierie ‘servite’ dallo scalo che non riescono ad essere trasportate a destinazione per la mancanza di strade utilizzabili.
L’allarme sulla situazione dei trasporti eccezionali è stato lanciato da Tea, che contestualmente ha però anche reso noto di avere elaborato una proposta che intende sottoporre al Tavolo nazionale che si dovrà riunire a Roma in seno al Mims entro la fine di marzo per affrontare i temi caldi del settore. In particolare, secondo la associazione Trasportatori Eccezionali Associati, le difficoltà ad oggi riguardano soprattutto l’Emilia Romagna e rendono difficile il suo attraversamento per raggiungere Veneto e Lombardia, creando stop alla produzione con il conseguente rischio di forte flessione economica e ricadute occupazionali.
Uno dei nodi da sciogliere, ricorda Tea, riguarda in particolare il limite del trasporto fino a 108 tonnellate (se non di un pezzo indivisibile) che era stato introdotto dal decreto Infrastrutture, ed era stato successivamente sospeso fino al prossimo 30 aprile in attesa di una revisione della normativa.
In vista della scadenza, l’associazione come accennato sopra ha riunito il suo tavolo operativo a Noventa Padovana, comune di cui è sindaco il segretario nazionale della stessa associazione Marcello Bano, e lavorato a una proposta normativa che intende presentare alla riunione del Tavolo nazionale del settore sulla legge che regolamenterà il settore eccezionale di coils.
“Da oltre 20 anni le aziende italiane sono chiamate a circolare con una deroga che non ha mai permesso sicurezza e programmazione” ha spiegato Bano, ricordando “le perizie che non arrivano, i divieti che ogni giorno aumentano e anche le superstizioni che girano intorno alla parola coils”.
Sul tema è intervenuto anche il presidente di Tea, Luca Civolani: “Le nostre imprese, i nostri trasportatori chiedono a gran voce sicurezza, chiedono la possibilità di avere itinerari certi, le famose direttrici, che non spariscano improvvisamente lasciandoli senza nessuna viabilità da poter percorrere. La nostra proposta è pronta e confidiamo che il Governo che ha indetto questo Tavolo Nazionale vi partecipi in chiave costruttiva per il grido che arriva dalle nostre imprese non può più essere ignorato”.
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