Il Mediterraneo diventerà area Seca nel 2025
Accordo pressoché unanime fra i paesi affacciati sul Mare Nostrum sul testo da proporre a dicembre all’Imo
Alla ventiduesima Conferenza delle Parti della Convenzione di Barcellona, svolta ad Antalya, le Parti contraenti hanno convenuto di presentare al Comitato sulla protezione dell’ambiente marino (MEPC 78) dell’IMO, programmato dal 6 al 10 giugno 2022, la proposta di designazione dell’intero Mar Mediterraneo come Area ad emissione controllata di ossidi di zolfo (“Med SOX ECA”), in vista dell’adozione al MEPC 79 (prevista per il 12 – 16 dicembre 2022).
Tale proposta è volta a prevenire, ridurre e controllare le emissioni di ossidi di zolfo (SOX) e di particolato (PM) delle navi ai sensi della regola 14 dell’appendice III dell’Annesso VI alla Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi (Convenzione MARPOL 73/78). Si prevede che tale proposta entrerà in vigore il 1° gennaio 2025.
La proposta ha raccolto un’ampia condivisione: Albania, Algeria, Austria, Belgium, Bosnia e Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Egitto, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Israele, Italia, Libano, Lettonia, Libia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Monaco, Montenegro, Marocco, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Repubblica Araba Siriana, Tunisia, Turchia e Commissione Europea (che ha fatto sua la proposta avanzata ad ottobre dal Consiglio dell’UE), motivo per il quale la proposta non dovrebbe trovare opposizioni in ambito di discussione al MEPC 78.
Come noto, dal 1° gennaio 2020 il limite di tenore di zolfo nelle acque marittime mondiali è stato portato al valore massimo pari allo 0,5% (dal 3,5% precedente, una riduzione dunque di sette volte). Nelle aree designate come SECA detto limite è pari allo 0,10%, come avviene già dal 2015 nello Stretto della Manica, Mare del Nord, Mar Baltico e lungo le coste del Nord America.
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