A vuoto il primo assalto di Unione Piloti al rinnovo tariffario
Rigettata in via monocratica la richiesta di sospensiva avanzata dall’associazione presieduta da Vincenzo Bellomo, nuovo round fra tre settimane
Il primo tentativo di Unione Piloti, una delle due associazioni di rappresentanza delle corporazioni dei piloti dei porti, di stoppare la procedura di rinnovo tariffario 2021-22 portata avanti dall’altra sigla, Fedepiloti, con Confitarma, Federagenti e Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, è andato a vuoto.
Il Tar del Lazio, infatti, in composizione monocratica ha respinto con un decreto la richiesta di sospensione cautelare di una serie di atti adottati dal Mims fra l’agosto 2020 e il febbraio 2020 (di simile oggetto, ad esempio la nota del Mims dell’aprile 2021 intitolata a “Criteri e meccanismi tariffari per il servizio di pilotaggio: sintesi dell’analisi e delle proposte di revisione Fedepiloti – Confitarma – Federagenti”).
Il giudice ha adottato la decisione “ritenuto che il fumus del ricorso e dei motivi aggiunti (attesa la complessità delle questioni con essi prospettate) necessita di approfondimento in sede di trattazione collegiale, nel contraddittorio delle parti, e che, nelle more della relativa delibazione, il pregiudizio dedotto, avente natura essenzialmente economica, non può essere ritenuto irreparabile, anche in considerazione della data stabilita per la trattazione collegiale della istanza cautelare”.
Fra poco più di tre settimane, infatti, sull’istanza di sospensiva si pronuncerà la camera di consiglio, mentre non risulta ancora fissata udienza di merito.
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