Celebrato a Ravenna il primo scalo della linea diretta di Kalypso con il Bangladesh
I vertici di Rif Line, di Tcr, del porto e delle istituzioni locali hanno accolto l’arrivo in banchina della nave portacontainer Songa Cheetah
Il porto di Ravenna e in particolare il Terminal Container Ravenna hanno celebrato il primo scalo della nave Songa Cheetah impiegata dalla compagnia di navigazione Kalypso (appartenente al gruppo Rif Line) nella rotta con servizio diretto da Chattoghram (Bangladesh) all’Adriatico.
In banchina ad accogliere l’equipaggio erano presenti i rappresentanti delle istituzioni con il direttore della Dogana Giovanni Mario Ferente, il segretario della Autorità di Sistema portuale di Ravenna Paolo Ferrandino, il comandante della Guardia di Finanza di Ravenna colonnello Mercatili, il capo della Sezione Tecnica della Capitaneria di Porto capitano di fregata Mario Pennisi, il management della compagnia di navigazione Rif Line (l’a.d. Francesco Isola, il presidente Giorgio Voria e il fleet manager Luca Scagliarini) e il management di T.C.R. (con il presidente Giannantonio Mingozzi, la direttrice Milena Fico e il responsabile commerciale Alessandro Battolini) che hanno consegnato al comandante della nave Maciej Grabowski il crest dell’azienda a titolo di benvenuto.
Un importante momento da celebrare perché questa linea sarà il primo e finora unico collegamento marittimo diretto (senza scali intermedi) fra Italia e Bangladesh per il trasporto di container.
“Abbiamo scelto Ravenna perché il suo porto sull’Adriatico è in una posizione baricentrica per le aziende del Nord Italia. Inoltre, ha un efficiente sistema di retroporto e un buon collegamento ferroviario che consente di poter mandare la merce all’estero, in Germania per esempio, da dove arrivano molte richieste in questo momento” mette in evidenza Francesco Isola, amministratore delegato di Rif Line.
Tra i plus del terminal container partecipato da Sapir e da Contship c’è per i caricatori e ricevitori la possibilità di avere a disposizione un magazzino interno coperto per lo stoccaggio della merce per i riempimenti e gli svuotamenti dei container ma soprattutto, collegamenti ferroviari frequenti con le aree di Marzaglia (Mo), Segrate e Milano Melzo. Da questi inland terminal sono poi possibili rilanci da e per le più importanti aree europee come Svizzera, Germania, Austria e Benelux, diventando così il gateway strategico tra Asia ed Europa.
“Il collegamento Bangladesh-Ravenna rappresenta una sorta di piccola rivoluzione nelle dinamiche dello shipping dove giganteggiano navi di grandi dimensioni” spiega Giannantonio Mingozzi, presidente del Terminal Container Ravenna. “Qui la scelta è diversa: in un periodo difficile come quello pandemico dove mancano container vuoti e spazi sulle navi, è nata l’idea di questo servizio, il solo in Italia senza scali intermedi che impiega navi di piccole dimensioni e quindi più agili e veloci”.
La nave appena giunta in Romagna ha una capacità media di 1.200 TEU e una lunghezza di 148 metri; grazie al fatto di offrire un servizio diretto garantisce un transit time di 18/20 giorni fra Bangladesh e Italia impiegando circa la metà del tempo rispetto a una compagnia di navigazione ‘tradizionale’. “Un vero plus per le aziende che operano con il Bangladesh come ad esempio le industrie del tessile e dell’abbigliamento che da oggi hanno una nuova grande opportunità per sviluppare commerci in nuovi mercati, di potenziare gli scambi, di ottimizzare la logistica dei trasporti” conclude la nota.
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