Nel Dl Energia risolta anche la problematica dei controlli radiometrici
Il testo in Gazzetta Ufficiale conferma il sostegno all’autotrasporto e chiude la partita aperta nel luglio 2020 sulla disciplina delle ispezioni all’import di metalli
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge cosiddetto Energia, che, come previsto, contiene misure di sostegno alla categoria dell’autotrasporto in relazione al rincaro del costo dei carburanti.
Come dettaglia una nota del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, le misure, per un intervento complessivo da 80 milioni di euro, sono quelle annunciate nei giorni scorsi: “Le misure a favore dell’autotrasporto, che in questo periodo deve far fronte al rincaro del prezzo dei carburanti, comprendono una riduzione dei pedaggi autostradali per una cifra complessiva di 20 milioni di euro per il 2022, la cui erogazione verrà gestita dal Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori operante presso il Ministero, e l’aumento di 5 milioni di euro per l’anno in corso delle risorse per la deduzione forfettaria di spese non documentate. I 20 milioni di euro per la riduzione compensata dei pedaggi si aggiungono agli oltre 140 milioni di euro di cui il Comitato già dispone. Le risorse vengono assegnate alle imprese attraverso rimborsi che il Comitato definisce sulla base di direttive del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili i cui criteri tengono conto della quantità di emissioni inquinanti che ciascun mezzo produce, cosicché i rimborsi siano più elevati per i mezzi che inquinano meno. La riduzione dei pedaggi si dovrebbe attestare per quest’anno su un valore intorno all’11%, quindi entro i limiti stabiliti dalla direttiva europea cosiddetta ‘Eurovignette’ che consente agli Stati membri di applicare sconti o riduzioni del pedaggio non superiori al 13%. Inoltre, per sostenere l’attività di trasporto merci su gomma che viene effettuata con veicoli di ultima generazione EuroVI/D, così da ridurre le emissioni inquinanti, viene riconosciuto un credito di imposta del 15% sul costo di acquisto, al netto dell’Iva, del componente AdBlue. Questo additivo, essenziale per abbattere le emissioni, ha fatto registrare un aumento del prezzo a seguito dell’incremento di quello del metano, utilizzato per la sua produzione. L’intervento, per il quale sono stati stanziati 29,6 milioni per il 2022, è quindi finalizzato ad aiutare finanziariamente il settore del trasporto merci riducendo gli impatti negativi sull’ambiente. Un’ulteriore misura a sostegno dell’autotrasporto e della logistica nel segno della sostenibilità prevede un contributo, sotto forma di credito di imposta, per l’acquisto di metano liquefatto. L’agevolazione, per la quale sono stati previsti 25 milioni per l’anno 2022, è finalizzata a promuovere l’efficientamento energetico del settore. Il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 20% delle spese sostenute per l’acquisto del Gnl”.
Con il decreto inoltre il Governo ha risolto anche la problematica dei controlli radiometrici, che si trascinava dall’estate 2020. Recependo una direttiva europea, quella norma previde una ridefinizione della disciplina della materia, demandandola a un successivo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Che non è mai arrivato, con la conseguenza di obbligare a controlli massivi su quasi tutti i prodotti metallici invece che su prodotti mirati potenzialmente davvero a rischio, scongiurata fino al prossimo 31 marzo solo a colpi di proroghe dell’entrata in vigore (l’ultima col Milleproroghe). Il Decreto Energia colma oggi quel vuoto, con un allegato intitolato a “condizioni e modalità di applicazione della sorveglianza radiometrica”.
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