Ddl Concorrenza, anche Anac chiede di affidarle il regolamento concessioni portuali
L’Autorità Anticorruzione ha proposto un emendamento che le attribuirebbe la prerogativa di definire bandi tipo per l’assegnazione delle banchine
Dopo l’Autorità per la Regolazione dei Trasporti e quella Garante per la Concorrenza e il Mercato, anche l’Anac – Autorità Nazionale AntiCorruzione ha presentato un proprio parere alla Commissione Industria, commercio, turismo del Senato impegnata, ai fini della conversione in legge, nell’esame del Disegno di Legge annuale sulla concorrenza, già oggetto di attriti fra associazioni di categoria interessate dall’articolo che interviene in materia portuale con una riscrittura dell’articolo 18 della legge 84/94 intitolato alle concessioni terminalistiche.
Buona parte della paginetta dedicata all’articolo ‘portuale’ del Ddl si incentra sull’apprezzamento per la formalizzazione, nell’ambito della disciplina del rilascio delle concessioni, del necessario “rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e proporzionalità, garantendo condizioni di concorrenza effettiva”. Un invito che già era stato formulato in passato, ricorda il garante, da Consiglio di Stato e Anac stessa.
“Le disposizioni che attuano una riforma del regime delle concessioni al fine di garantire maggiore trasparenza e competitività sono, quindi, ampiamente condivise” scrive Anac passando alla parte più interessante del proprio parere. L’Anticorruzione, infatti, rivendica di poter “offrire l’esercizio delle proprie competenze ai fini della predisposizione di atti di regolazione flessibile, come bandi-tipo, nell’ottica di semplificare e standardizzare la documentazione delle procedure di concessione, così come per lo svolgimento di attività di vigilanza collaborativa ai fini della gestione delle procedure di affidamento”.
Un’offerta tutt’altro che di cortesia, dato che Anac propone ai senatori l’inserimento di un emendamento che le attribuisca formalmente la prerogativa di scrivere quello che di fatto, nel vigente testo della legge 84/94, sarebbe il regolamento mai emanato dai ministeri competenti.
Questo il testo del capoverso conclusivo del comma 1 dell’articolo 18 per come Anac suggerisce sia riscritto: “Le concessioni sono affidate, previa determinazione dei relativi canoni, anche commisurati all’entità dei traffici portuali ivi svolti, sulla base di procedure ad evidenza pubblica, avviate anche a istanza di parte, con pubblicazione di un avviso, nel rispetto dei princìpi di trasparenza, imparzialità e proporzionalità, garantendo condizioni di concorrenza effettiva. Al fine di garantire la concorrenza tra gli operatori economici e la qualità delle prestazioni, di semplificare le procedure e standardizzare la documentazione di gara, l’Anac adotta bandi tipo relativi alle procedure di affidamento delle concessioni e stipula protocolli di vigilanza collaborativa su richiesta delle amministrazioni concedenti”.
A.M.
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