Inaugurato nello Stretto di Messina il nuovo traghetto Iginia
Alla presenza del ministro Enrico Giovannini è stato annunciato in arallelo un progetto dell’Adsp dello Stretto che prevede la realizzazione di un deposito costiero di Gnl
“Il progetto per potenziare e migliorare, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, l’attraversamento dinamico dello Stretto di Messina (per il quale sono stati previsti complessivi 510 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Pnrr, dal Piano Nazionale Complementare – Pnc e altri fondi nazionali) inizia a tradursi in interventi visibili”. Inizia con queste parole la nota del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili con cui è stato annunciato il battesimo della nave ‘Iginia’ al porto di Messina, alla presenza del ministro Enrico Giovannini, dell’amministratrice delegata di Rete Ferroviaria italiana (Rfi), Vera Fiorani, e delle autorità locali. Si tratta dell’ultima new entry nella flotta di Rfi che, con un investimento di 7 milioni di euro del Pnrr, è stata dotata di propulsione green.
Il dicastero fa sapere che (con un intervento in corso d’opera presso i cantieri navali San Giorgio del Porto e T.Mariotti di Genova) la nave è sata infatti dotata di batterie che si ricaricano tramite pannelli solari o tramite la presa di terra, una tecnologia che offre il massimo della sostenibilità dal punto di vista ambientale, garantendo zero emissioni di anidride carbonica e di gas serra in porto e nelle manovre di entrata e uscita. La nuova nave, che entra in esercizio da domani 8 marzo e sostituisce la vecchia nave Villa del 1983, verrà utilizzata sulla rotta Messina-Villa San Giovanni per il trasporto di treni passeggeri e treni merci.
“L’inaugurazione della nave Iginia è la dimostrazione che il piano delle iniziative finanziate dal governo per migliorare in tempi brevi l’attraversamento dinamico dello Stretto di Messina, con effetti positivi sul benessere dei cittadini e la competitività delle imprese, era realistico” dichiara il Ministro Giovannini. “Il piano per migliorare i servizi, favorendo la transizione ecologica della mobilità marittima, è articolato in numerosi interventi che vanno dalla riqualificazione delle stazioni ferroviarie, degli approdi e delle stazioni marittime al miglioramento dell’accessibilità stradale ai porti. Già dalla prossima estate, grazie all’uso di battere elettriche, il tempo di attraversamento dei treni verrà ridotta da due ore a un’ora”.
L’ibridizzazione della nave Iginia rientra nel programma di riqualificazione del naviglio per il trasbordo ferroviario che prevede interventi di adeguamento ibrido su altre due navi e la realizzazione di infrastrutture a terra per la ricarica, con un investimento complessivo di 20 milioni di euro, finanziato dal Pnc. Per migliorare il servizio di trasporto veloce dei passeggeri sullo Stretto di Messina è poi previsto l’acquisto da parte di Rfi, con il finanziamento di 60 milioni di euro del Pnc, di tre mezzi navali di nuova generazione a propulsione Gnl/elettrica che consentiranno di ridurre in misura significativa le emissioni inquinanti e il rinnovo delle flotte navali private adibite all’attraversamento (per quest’ultimo intervento saranno erogati contributi a soggetti selezionati tramite bando).
In parallelo l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto ha avviato il progetto “Stretto Green”, che prevede la realizzazione di un deposito costiero di Gnl e l’elettrificazione delle banchine per l’attivazione del cold ironing nei porti di Messina, Milazzo, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, per un investimento complessivo di 50 milioni di euro, che consentirà alle navi di spegnere i motori diesel mentre sono in banchina.
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