La Spezia alza l’asticella sulla gestione di container vuoti e tir
L’ente corregge il tiro delle ordinanze degli ultimi mesi e introduce un sistema d’incentivazione mirato all’ottimizzazione dei carichi e all’efficienza dei terminal
Possibilità riservatasi nei precedenti step del percorso, l’Autorità di Sistema Portuale di la Spezia è intervenuta per ritoccare gli atti adottati nei mesi scorsi per far fronte alla problematica dell’intasamento dei gate di accesso allo scalo legato alla movimentazione di container a mezzo camion.
Come si ricorderà, l’ente con un’ordinanza emanata a fine gennaio aveva varato una serie di misure di disciplina della consegna ai terminal portuali dei container vuoti, stabilendo per i terminalisti un limite massimo giornaliero di 300 pezzi da consegnarsi agli autotrasportatori e un limite minimo di 25 pezzi/ora.
Dopo un mese e mezzo di questo regime, l’Adsp guidata da Mario Sommariva ha deciso di ritoccare lievemente tali previsioni, con l’inserimento di un meccanismo che da un lato garantirà un maggior margine a terminalisti e autotrasportatori e dall’altro incentiverà il bilanciamento dei carichi e l’efficienza operativa dei medesimi.
Il limite dei 300 pezzi rimane invariato, ma da esso “si devono intendere esclusi i Ctr vuoti ritirati a seguito della consegna di Ctr pieni (modalità drop and pick)”. Nel caso cioè in cui un tir si rechi a un terminal per ritirare un vuoto, questo vuoto non entrerà nel conteggio se il camion contestualmente consegnerà un pieno. Un’accortezza che consente – è l’altra modifica decretata da Adsp – di alzare il limite minimo a 40 pezzi orari senza sforare il massimo dei 300 giornalieri: “Una razionalizzazione – commenta Sommariva – pensata per aiutare l’autotrasporto a non fare viaggi a vuoto e per spingere il terminal a rese maggiori”.
Anche in questo caso l’ordinanza ha valenza sperimentale, con previsione di fare il punto fra altri 50 giorni.
A.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY