Augusta Due fuori dal processo penale per l’affondamento di Nuova Iside
Accolta l’istanza di estromissione in ragione della mancata partecipazione all’incidente probatorio sulla petroliera indagata per il naufragio del peschereccio e la morte di tre suoi marinai
È uscita di scena dal processo penale sul naufragio della Nuova Iside la società Augusta Due, armatrice della petroliera Vulcanello che nel maggio 2020 avrebbe urtato e causato l’affondamento del peschereccio, con l’uccisione di tre membri del suo equipaggio. Lo ha deciso il tribunale di Palermo, innanzi cui la compagnia della famiglia Brullo era stata chiamata per il riconoscimento dei danni.
Il tribunale ha accolto una delle motivazioni avanzate dalla società armatrice per l’estromissione dal processo, vale a dire la mancata partecipazione di un loro rappresentante all’incidente probatorio che si svolse a Messina sulla Vulcanello. La Procura non avrebbe notificato alla Augusta due la convocazione, così da portare il Tribunale a riconoscere alla società armatrice la lesione di un diritto.
Respinta invece la seconda richiesta in cui si eccepiva sull’incompetenza territoriale del tribunale, sicché il processo continuerà a svolgersi nel capoluogo siciliano.
La Vulcanello, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbe causato il naufragio della Nuova Iside, a causa del quale morirono i tre componenti dell’equipaggio, Matteo, Vito e Giuseppe Lo Iacono. Al processo sono imputati il comandante della Vulcanello Gioacchino Costagliola, e il terzo sottufficiale di coperta Giuseppe Caratozzolo, mentre un terzo imputato, vale a dire il timoniere della petroliera, il romeno Mihai Jorascu, nel frattempo è deceduto e dunque il reato per lui si è estinto.
“Diciamo che quanto accaduto – ha commentato al Giornale di Siclia uno degli avvocati delle parti civili che erano state ammesse al processo, Cinzia Pecoraro – non pregiudica la richiesta di risarcimento danni che potrà essere fatta in sede civile. Chiaramente con l’estromissione dal processo penale i tempi per la richiesta di eventuali risarcimenti danni si allungheranno notevolmente”.
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