Ritorna in pista il rigassificatore di Porto Empedocle
A latere della volontà del Governo di emanciparsi dalle importazioni di metano russo Enel rilancia il progetto accantonato per insostenibilità economica
Dopo quello di Gioia Tauro, anche il progetto di un nuovo rigassificatore a Porto Empedocle potrebbe essere rilanciato.
Lo ha scritto Reuters, sulla base di alcune dichiarazioni rilasciate all’agenzia da Enel (titolare del progetto), per la quale “sarebbe utile per l’Italia avere due terminali LNG aggiuntivi in modo da essere meno legata ai gasdotti. Per questo motivo, Enel ha dato la disponibilità a riprendere il progetto dell’impianto Gnl di Porto Empedocle, che è pienamente autorizzato” ha detto un portavoce della multiutility.
Fonti del settore hanno detto a Reuters che per costruire un impianto come quello di Porto Empedocle nella Sicilia meridionale, originariamente progettato per avere una capacità di 8 miliardi di metri cubi all’anno, potrebbero essere necessari più di tre anni. Il progetto era stato accantonato perché ritenuto economicamente insostenibile, ma con le ricadute della guerra russo-ucraina potrebbe riprendere quota nell’ambito del progetto italiano di rimpiazzare in 24-30 mesi i 29 miliardi di metri cubi di gas oggi importati annualmente dalla Russia.
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