P&O Ferries (DP World) licenzia 800 marittimi via Zoom
La compagnia inglese (ma controllata dal gruppo emiratino) sospende buona parte delle attività marittime e starebbe rimpiazzando il personale britannico con lavoratori stranieri
La compagnia armatoriale inglese P&O Ferries, attiva con una flotta di 11 ro-pax, nei collegamenti fra isole britanniche e fra Gran Bretagna e continente, compresa la rotta Calais-Dover, ha comunicato stamattina a 800 dipendenti il licenziamento con effetto immediato.
Secondo quanto riportano i media inglesi, la comunicazione sarebbe arrivata senza preavviso e sarebbe stata veicolata attraverso la piattaforma Zoom con un messaggio preregistrato. Sul proprio sito e sui propri canali social P&O Ferries ha pubblicato alcuni messaggi per tentare di spiegare la situazione.
Il primo spiegava che “P&O Ferries ha annunciato oggi un piano di lavoro per diventare un operatore più competitivo ed efficiente, in grado di offrire un servizio migliore” e che tale operazione avrebbe comportato “alcuni disservizi nei prossimi giorni”. Disservizi che un’altra nota concretava: sospesi i collegamenti Calais-Dover con riprotezione su navi Dfds dove possibile, sospeso il collegamento fra Larne-Cairnryan (Inghilterra-Nord Irlanda), riduzioni dell’operatività sulla Liverpool-Dublino, sospeso il collegamento Hull-Zeebrugge.
Più prosaicamente P&O comunicava più tardi che “allo stato attuale l’attività armatoriale non è redditizia. Abbiamo registrato una perdita di 100 milioni di sterline in un anno, coperta dall’azionista DP World. Questo non è sostenibile, La nostra sopravvivenza dipende ora da alcuni cambiamenti rapidi e signifciativi. Senza non vi sarà futuro per P&O Ferries. Ciò ha portato a una decisione difficile ma necessaria, il licenziamento immediato di 800 marittimi, che compenseremo per la mancanza di preavviso con un pacchetto di benefit compensativi. In questo modo garantiremo la redditività del restante nostro business, che impiega altre 2.200 persone”.
Secondo quanto riferito dalla Bbc, il sindacato Rmt avrebbe invitato i propri iscritti a restare a bordo delle navi all’approdo, perché P&O Ferries intenderebbe almeno in parte rimpiazzare il personale britannico licenziato con marittimi stranieri, ingaggiati, parrebbe, attraverso la società di manning International Ferry Management. La compagnia starebbe inviando a bordo anche guardie giurate per favorire lo sgombero delle navi.
A.M.
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