Autotrasporto: Unatras si riavvicina al Governo ma non disdice il fermo
Il Governo promette aiuti per altre decine di milioni all’autotrasporto e 212,5 milioni per marebonus e ferrobonus, ma il fermo dei tir non è stato ancora disdetto
Meno di 24 ore dopo la proclamazione del fermo e a valle di un nuovo incontro con il viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova, Unatras, coordinamento di sigle datoriali dell’autotrasporto (Fai, Fiap, Unitai, Assotir, Cna Fita, Confartigianto Trasporti, SnaCasartigiani), è parzialmente tornata sui suoi passi, sottoscrivendo un protocollo contenente misure di sostegno al settore colpito dal caro-gasolio.
Le misure dovrebbero essere subito tradotte in norme con l’inserimento nel decreto legge che il Governo si appresta a varare col Consiglio dei Ministri di domani: “Si tratta di un provvedimento emergenziale, ad hoc per l’autotrasporto, richiesto a gran voce da Unatras sul caro gasolio, che aumenta ulteriormente l’attuale rimborso sulle accise e riguarda norme di settore necessarie al corretto riequilibrio delle condizioni di mercato delle imprese dell’autotrasporto. È stato anche annunciato che il Governo starebbe varando, nello stesso provvedimento, una misura aggiuntiva per ristorare le imprese dai costi esorbitanti del caro energia” ha spiegato una nota dell’associazione, che ha poi precisato, tuttavia, che la proclamazione del fermo resta. Probabile che per ritirarla si attendano tanto le assemblee territoriali di domani quanto il Cdm.
Duplice, nella versione di Bellanova, il percorso che ha permesso il riavvicinamento fra Mims e Unatras: “Innanzitutto la proposta di un pacchetto di norme: risorse, norme ed emendamenti che andranno a comporre le misure ad hoc per l’autotrasporto nel Decreto domani in Consiglio dei Ministri e che potranno essere oggetto anche di ulteriori misure. Quindi la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa, che voglio considerare un accordo quadro teso a garantire maggiori condizioni di equilibrio all’interno della filiera, e a mettere in sicurezza gli autotrasportatori rispetto a variazioni nel costo del carburante. Allo stesso tempo si indicano anche modalità più stringenti rispetto ai contratti non scritti, dove diventa obbligatorio il riferimento ai costi indicativi aggiornati dal Ministero. Con l’impegno da parte della categoria a evitare e revocare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto e a garantire la prosecuzione delle attività, senza interruzioni”.
Robuste le sovvenzioni economiche prospettate dal viceministro e che domani dovranno trovare traduzione (e copertura) nel decreto in gestazione: “Nel pacchetto norme economiche, si prevede un aumento del bonus accise; l’implementazione a partire da quest’anno e fino al 2023 per Marebonus e Ferrobonus per complessivi ulteriori 212milioni 500mila; l’incremento dello sconto pedaggi e spese non documentate con ulteriori 20 milioni a disposizione; l’esonero per il 2022 del contributo dovuto all’Autorità di regolazione dei Trasporti”.
Questa invece la sintesi di Bellanova dei contenuti del protocollo di intesa: “I controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto anche mediante il coinvolgimento, in aggiunta a quanto già in essere, dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori; la revisione della regolamentazione dei tempi per il carico e lo scarico delle merci; le misure semplificative e agevolative legate all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 1055/2020; l’impegno del Ministero a proseguire le iniziative a tutela delle imprese italiane contro i divieni unilaterali adottati in questi anni dal Land Tirolo; la firma di entrambi i Ministeri interessati, Mims e Mef, del Decreto interministeriale per la ripartizione condivisa con le Associazioni di categoria, per il triennio 2022-2024, del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto, che dunque adesso attende il via libera della Corte dei Conti; l’accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti; l’esonero anche quest’anno del contributo richiesto dall’Autorità di regolazione dei trasporti alle imprese del settore”.
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