Il porto di Ravenna si candida a ospitare la nuova nave Fsru italiana
Secondo Rossi, a favore dello scalo come location privilegiata per accogliere la struttura giocherebbe inoltre anche “la consolidata esperienza delle aziende del territorio”
Già dato (dalla stampa locale) tra i possibili papabili, il porto di Ravenna si candida ora ‘ufficialmente’ a ospitare la nave Fsru che il governo italiano intende reperire come parte della sua strategia di breve-medio termine per ridurre la dipendenza italiana dal gas russo.
A farsi avanti è stato direttamente il presidente della AdSP del Mare Adriatico Daniele Rossi, ricordando in una nota come al largo del porto di Ravenna sia “già presente un terminale marino pronto per il trasporto a terra del gas e l’immissione nella rete nazionale di distribuzione”. Secondo Rossi, a favore dello scalo come location privilegiata per accogliere la struttura giocherebbe inoltre anche “la consolidata esperienza delle aziende del territorio”, storicamente attive nella filiera a sostegno delle attività estrattive al largo della costa.
Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi in più occasioni da Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, una prima nave Fsru dovrebbe entrare in servizio per l’Italia entro la prima metà dell’anno e per questa unità il governo starebbe valutando due o tre opzioni. Altre potrebbero aggiungersi successivamente. I porti in prossimità dei quali collocare gli impianti, al vaglio dello stesso Mite, sarebbero secondo quanto riportato da PortoravennaNews la stessa Ravenna ma anche Taranto, Porto Empedocle e Piombino.
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