Confitarma ha aperto la corsa al successore del presidente uscente Mattioli
Costitutita la Commissione di designazione composta da Nicola Coccia, Paolo d’Amico ed Emanuele Grimaldi. L’ultima elezione nel 2017 portò alla spaccatura e alla nascita di Assarmatori
La Confederazione Italiana Armatori ha reso noto che il 22 marzo a Roma, presieduto da Mario Mattioli, si è riunito in presenza e in video-conferenza il Consiglio Generale di Confitarma che ha esaminato le principali tematiche d’interesse del settore: dalla situazione venutasi a creare per la guerra russo-ucraina e i relativi impatti sugli equipaggi e sulla operatività delle navi italiane, alle proposte legislative del pacchetto clima Fit for 55 della Commissione europea, all’iter legislativo di provvedimenti all’esame del Parlamento di interesse per lo shipping nazionale a cominciare dalle misure di ristoro per il caro gasolio.
Successivamente il Consiglio generale, in linea con quanto stabilito dallo statuto confederale, ha nominato i past-president Nicola Coccia, Paolo d’Amico ed Emanuele
Grimaldi quali componenti della Commissione di designazione in vista del rinnovo della presidenza di Confitarma. Il Direttore Generale Luca Sisto, è stato nominato Segretario della Commissione.
“È stato avviato così l’iter per l’elezione del nuovo presidente confederale” spiega Confitarma, ricordando che “la Commissione di designazione provvederà a raccogliere le candidature alla presidenza attraverso la consultazione degli associati, sottoponendole poi al Consiglio che voterà a scrutinio segreto il nominativo da proporre all’Assemblea elettiva che si terrà entro la fine del 2022”.
L’ultima volta che questo avvenne fu nel 2017 quando le’elzione a presidente di Mario Mattioli fu preceduta da diversi mesi di contrasti con le aziende controllate, partecipte o vicine al Gruppo Msc (Ignazio Messina & C., Grandi Navi Veloci, Italia Marittima e altre) che lasciarono Confitarma sbattendo la porta per poi fondare la nuova associazione Assarmatori al cui vertice è stato nomianto Stefano Messina (colui che in molti davano come ‘promesso presidente’ proprio della Confederazione aderente a Confindustria prima che prendesse forma la spaccatura fra le due anime dell’armamento).
Fino a qualche anno fa all’interno di Confitarma vigeva una ‘legge non scritta’ per cui alla presidenza dovrebbe alternarsi un presidente espressione della piazza genovese e uno di quella napoletana. La successione del partenopeo Mattioli al concittadino Grimaldi ‘violò’ anche questa storica alternanza che ora potrebbe riprendere se venisse eletto un esponente rapresentativo della piazza genovese (ligure) o di altre zone d’Italia. Nel capoluogo ligure il socio di peso all’interno di Confitarma è sempre stato ed è tuttora Costa Crociere e un profilo come quello del vicepresidente e direttore finanziario Beniamino Maltese potrebbe essere papabile ma al momento è ancora presto per fare i ‘totonomi’.
Nelle prossime settimane spetterà ai tre saggi Nicola Coccia, Paolo d’Amico ed Emanuele Grimaldi sondare l’interesse e la disponiblità degli associati per candidarsi alla presidenza.
N.C.
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