Occhiuto (Regione Calabria): “A Gioia Tauro non solo container ma anche una piattaforma reefer e più ferrrovia”
Il presidente preannuncia un Ferrobonus regionale per stimolare il trasporto ferroviario merci, chiede lavorazioni nell’automotive e traguarda nuovi investimenti per attrare imprese nella Zes
In seguito del Calabria Day celebrato al Padiglione Italia dell’Expo 2020 Dubai il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha affidato alle pagine online di SHIPPING ITALY le sue considerazioni su come intende lo sviluppo futuro del porto di Gioia Tauro, il principale asset infrastrutturale della regione, e del trasporto merci. Pochi giorni fa, intervenendo in uno dei panel organizzati durante la fiera Let Expo a Verona, il presidente della locale Autorità di sistema portuale, Andrea Agostinelli, aveva posto l’attenzione sulle ottime performances raggiunte dallo scalo che si è confermato il primo porto nazionale nel settore del transhipment (3.146.533 Teu nel 2021) e che continua a crescere anche nel 2022. “I numeri sono dalla nostra parte, sono numeri importanti. Dopo aver confermato il primato nazionale nel trasbordo, ora, già nei primi due mesi del 2022, abbiamo registrato un ulteriore aumento del 28,5% dei traffici container, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tutto questo è la conseguenza dei grandi investimenti portati a termine e di quelli incorso, avviati anche con il terminalista”.
Presidente Occhiuto da parte della Regione Calabria quali stanziamenti sono previsti per supportare la crescita della portualità regionale e più precisamente dello scalo di Gioia Tauro?
“Quello di Gioia Tauro è uno dei principali porti del Mediterraneo. A ridosso del porto è stata istituita una Zona economica speciale, forse la più importante in Italia, che dà la possibilità a molte aziende di effettuare le lavorazioni in loco. Attualmente il porto funziona essenzialmente in termini di transhipment, con un vantaggio economico quasi esclusivo per i terminalisti. La nostra ambizione, invece, è quella di realizzare nella Zes un grande piano di attrazione degli investimenti. La Regione ha risorse importanti per la valorizzazione delle aree industriali ed è evidente che se l’area industriale ricadente nella zona economica speciale a ridosso del porto di Gioia Tauro è per noi strategica, parte consistente di queste risorse sarà orientata verso quell’area”.
Quindi che tipo di sviluppo auspica la Regione per lo scalo?
“Il porto di Gioia Tauro deve rappresentare un volano di sviluppo per l’intera Regione. Il mio governo è intenzionato a rispolverare il vecchio progetto del rigassificatore, che produrrebbe da solo investimenti per 1 miliardo di euro. Il dibattito nazionale sulla necessità di investire sull’energia e di lavorare per essere sempre più autonomi dagli altri Paesi ci induce a ritenere questo progetto strategico. A quest’opera si potrebbe collegare una grande piastra del freddo, in modo da far diventare la zona retroportuale una grande area di investimenti per importanti aziende dell’agroalimentare. Un’altra parte consistente della movimentazione è invece rappresentata dalle automobili, per cui riteniamo che anche sulle lavorazioni relative all’automotive, appena il comparto andrà incontro a una ripresa, il porto di Gioia Tauro possa offrire grandi opportunità”.
Se e quante risorse vengono annualmente stanziate dalla Regione Calabria per lo sviluppo della logistica merci?
“Noi siamo arrivati 5 mesi fa, e la Calabria non è certo una regione semplice da governare, anche perché spesso non sono stati fatti investimenti adeguati soprattutto per le infrastrutture. Per gli anni precedenti non sono state stanziate risorse per il trasporto intermodale, che ovviamente va potenziato. Nel 2022, invece, e questo rappresenta una novità, la Regione aderirà al Ferrobonus – già utilizzato in altre Regioni, soprattutto al Nord, ma mai in Calabria – riconoscendo così uno stanziamento agli operatori per incentivare le corse dei treni e quindi aumentare i servizi per i cittadini e soprattutto per le imprese. Pertanto, sul bilancio regionale sarà stanziato un contributo di circa 500 mila euro che sarà aggiunto a quello ministeriale e permetterà di erogare 2,50 euro per treno/km”.
La recente visita del Ministro dei trasporti Giovanni vi ha fatto percepire attenzione da parte di Roma sulla Calabria?
“Occorre che la comunità nazionale si renda conto che il porto di Gioia Tauro è strategico non solo per la Calabria, ma per tutto il Paese. I nuovi equilibri geopolitici che mettono in dubbio i precedenti progetti riguardo alla ‘via della seta’ possono dare ulteriore centralità al porto di Gioia. Possiamo realmente diventare la porta dell’Europa. Sono stato molto contento per la recente visita del ministro delle Infrastrutture Giovannini, e mi auguro che il governo svolga un’azione di moral suasion presso grandi imprese nazionali e multinazionali affinché si possano individuare finalmente occasioni d’investimento nelle aree della Calabria a ridosso del porto di Gioia Tauro.
Noi naturalmente faremo la nostra parte, cercando di far diventare la nostra Regione un habitat naturale nel quale fare impresa e crescere”.
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