Con i fondi Green Ports al terminal Multiservice di Marghera arriverà il cold ironing
Il Mite ha aggiudicato 21,7 milioni di euro ai progetti verdi dello scalo veneziano e ai suoi terminalisti
In attesa che il Ministero della Transizione Ecologica si degni di ufficializzare il quadro completo, un’altra Autorità di Sistema Portuale – la prima è stata Ancona, che non ha però dato notizie sui 4 milioni destinati potenzialmente ai suoi terminalisti – ha reso noti gli esiti della propria partecipazione al bando Green Ports emanato l’estate scorsa dal dicastero guidato Roberto Cingolani.
Venezia ha dovuto accontentarsi dell’83,4% della posta ad essa destinata, aggiudicandosi, ha spiegato una nota, “21,7 milioni di euro di finanziamenti (su 26 disponibili, ndr) per la realizzazione di nove progetti relativi all’efficientamento energetico e alla produzione di energia da fonti rinnovabili negli scali di Venezia e Chioggia”.
“Nel dettaglio – ha spiegato una nota dell’Adsp veneta – i Porti di Venezia e Chioggia si sono visti assegnare 11,6 milioni di euro per la realizzazione di impianti fotovoltaici presso i terminal Psa Venice–Vecon, Terminal Rinfuse Venezia Spa e Venezia Terminal Passeggeri, per l’elettrificazione delle banchine Veneto e Sali del Terminal Multiservice a Porto Marghera e per l’installazione di otto colonnine per l’alimentazione di energia elettrica per autovetture. A queste si aggiungono le risorse riconosciute per gli investimenti dedicati allo sviluppo dell’idrogeno per complessivi 10,1 milioni di euro destinati alla realizzazione di una piccola centrale di produzione e della relativa stazione di rifornimento, all’acquisto di due locotrattori ad idrogeno e di un mezzo nautico ad idrogeno e infine la creazione di un punto di produzione di energia elettrica a cella combustibile nell’area Venice Newport Container & Logistics S.p.A”.
“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto – ha commentato il presidente di Adspmas, Fulvio Lino Di Blasio – è stato riconosciuto il valore delle proposte progettuali presentate dagli scali veneti. Si tratta di risorse ingenti che sono sicuro sapremo investire al meglio ma soprattutto di una grande opportunità per lo sviluppo logistico e intermodale dei nostri porti e per continuare a dare concreta attuazione alla transizione verde prevista dal Green Deal europeo”.
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