Le flotte Carnival ripartono: il gruppo opererà con meno navi ma con maggiore capacità passeggeri
Dallo scoppio della pandemia la società guidata da Arnold Donald ha dismesso 22 navi piccole e vecchie e altri 3 saranno cedute a breve. Attualmnete è in servizio il 75% della capacità
Carnival Corporation, la più grande compagnia crocieristica al mondo, ha reso noto che che 10 navi aggiuntive sono tornate in servizio durante il primo trimestre dell’anno fiscale 2022 (dicembre ’21-febbraio ’22) portando la capacità operativa dal 47% al 60%, e che grazie a questo il gruppo ha riavviato con successo il 75% di capacità di tutta la sua flotta dopo i necessari e significativi tagli effettuati nel 2020 per la pandemia, prevedendo di tornare a guadagnare denaro durante il terzo trimestre dell’anno.
Un altro fattore che contribuisce a guidare le prospettive positive della compagnia è il rimodernamento attualmente in corso della flotta. Arnold Donald, amministartore delegato di Carnival Corporation, ha dichiarato che un quarto delle navi del gruppo saranno nuove o di recente introduzione e che nel 2023, anno in cui si prevede l’intera flotta in servizio, la capacità ricettiva a bordo di tutto il gruppo sarà aumentata dell’8% rispetto al 2019 nonostante la dismissione di 22 navi più piccole e più vecchie.
Il gruppo crocieristico ha attualmente 64 navi in attività principalmente in Nord America e in Europa e alcune navi in Sud America, e a partire da maggio 2022 riprenderà i viaggi in Australia. Resterà ancora chiuso il grande mercato della Cina, ma indipendentemente da quelli che saranno i tempi di riapertura del mercato asiatico Carnival ha fiducia di poter nel tempo recuperare e tornare ai livelli pre-pandemia. Dal riavvio delle attività 2,2 milioni di passeggeri hanno viaggiato con Carnival e più di 70.000 membri dell’equipaggio sono tornati al lavoro.
Nell’aggiornamento riportato da Donald agli investitori è emerso che Carnival Corporation negli ultimi due anni è stata in grado di ridurre le perdite mensili dell’Ebitda portandolo al 40% dalla metà del 2020, ha contemporaneamente completato la raccolta di capitali con più di 29 miliardi di dollari e rifinanziato più di 9 miliardi di dollari di debito. L’amministratore ha dichiarato: “Ora ci aspettiamo che l’intera flotta di ogni marchio sia di nuovo in attività per la stagione estiva, stagione che storicamente genera la maggior parte del nostro reddito operativo. Per il prossimo anno fiscale prevediamo che i marchi di Carnival porteranno quasi 14 milioni di ospiti generando un Ebitda potenzialmente maggiore del 2019”.
Dalle analisi di Carnival emerge anche la crescita dell’occupazione a bordo delle navi da crociera: con l’impennata del Covid a inizio 2022 il tasso era sceso al 54% ma ora raggiunge il 70% e comunque più di 40 viaggi hanno avuto il 100% di occupazione. Nel primo trimestre 2022 i ricavi sono stati pari a 1,6 miliardi di dollari, quindi in aumento sull’esercizio precedente, ma sempre con una riduzione sul 2020 di circa il 66% rispetto al pre-pandemia.
Il carenaggio e gli aumenti di altre spese, compreso il carburante, hanno contribuito a una perdita netta trimestrale di oltre 1,9 miliardi di dollari.
Quest’anno la compagnia prevede di rimuovere altre tre navi dalle sue flotte. Una di queste, la Carnival Sensation, è partita la scorsa settimana da Miami diretta alle operazioni di riciclaggio in Turchia. Costruita nel 1993 come terza nave della classe Fantasy da 70.000 tonnellate lorde, e con una capacità di 2.000 passeggeri, all’epoca era tra le più grandi navi da crociera in servizio. La nave sorella Carnival Ecstasy lascerà invece il servizio nell’autunno 2022 mentre non è stata ancora indicata la terza nave che lascerà la flotta, ma nel gennaio 2022 il gruppo ha venduto la AidaMira, costruita nel 1999, di 48.000 tonnellate lorde, che aveva navigato per i marchi Costa e poi Aida, e l’ha consegnata alla nuova compagnia di crociera Ambassador Cruises che ha in previsione di rimetterla in servizio nel 2023 come Ambition.
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