Rimorchiatori Riuniti esplora nuove opportunità di business in Etiopia
Visita ufficiale dei rappresentanti del gruppo genovese presso il Ministero dei Trasporti di Addis Abeba
Il gruppo armatoriale Rimorchiatori Riuniti sta considerando la possibilità di esplorare nuove opportunità di business nei settori logistica e trasporti in Etiopia.
Dopo un primo incontro che si era svolto lo scorso gennaio nella sede genovese del gruppo, a cui aveva partecipato l’ambasciatrice etiope in Italia Demitu Hambisa, questa volta sono stati i rappresentanti di RR a recarsi nella capitale del paese, Addis Abeba, per incontrare la ministra dei Trasporti, Dagmawit Moges.
A seguito del meeting, Rimorchiatori Riuniti ha ringraziato per la possibilità la stessa Demitu Hambisa, l’Ambasciata italiana in Etiopia, nonché l’avvocato Gianpiero Succi, legale membro dell’Africa Team dello studio Bonelli Erede nonché responsabile della relativa practice etiope, mentre Dagmawit Moges, dopo essersi detta lieta per la visita, ha affermato che il suo ministero supporterà “l’impegno della società nel settore della logistica e dei trasporti”.
Al momento sono ancora troppo poche le informazioni disponibili e forse preliminari gli scambi per capire più in dettaglio in che direzione vadano gli interessi del gruppo Rimorchiatori Riuniti nell’industria dei trasporti di un paese privo di affaccio diretto sul mare ma strettamente legato al porto di Gibuti che di fatto ne rappresento lo sbocco commerciale.
Quello che si può osservare è che l’Etiopia, paese che esporta grandi quantità di caffè e tessuti, pare essere attraversata da un certo fermento per quel che riguarda lo sviluppo del settore logistico. Msc vi ha varato, lo scorso febbraio, un servizio intermodale – il primo nel paese – che mette in relazione con frequenza bisettimanale diverse località (Modjo e Indode via ferrovia, altre tra cui Addis Abeba, via gomma) con Gibuti, scalo battuto da diverse linee container della stessa Msc. Ethiopian Airlines, una delle più importanti compagnie aeree africane, ha invece siglato solo pochi giorni fa un accordo con il parco industriale internazionale di Gibuti (International Djibouti Industrial Park Operation) e con Air Djibouti. L’intesa, secondo alcune testate del paese, punta a realizzare un modello di intermodalità marittimo-aerea per servire l’intero mercato africano. In sintesi, le merci in arrivo nel porto di Gibuti dalla Cina verranno, secondo il piano, trasferite prima nell’aeroporto del paese, e da lì trasportate per via aerea dalle due compagnie “verso tutte le città africane”.
F.M.
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