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Cesare d’Amico annuncia un acquisto e una cessione nel dry bulk
Diventa di proprietà la nave Made Paestum finora operata in charter mentre sarà ceduta la Cielo di Monaco al prezzo di 24 milioni $
A pochi giorni di distanza dalle indiscrezioni riguardanti la vendita della nave cisterna High Priority, il gruppo armatoriale d’Amico Società di Navigazione si mette ancora in mostra sul mercato per un’altra doppia operazione di compravendita.
Ad annunciarlo a SHIPPING ITALY è Cesare d’Amico, amministratore delegato della divisione Dry Cargo del Gruppo d’Amico: “Teniamo a segnalare che d’Amico Dry ha recentemente acquistato Medi Paestum, una nave handymax da 56.000 Dwt costruita nel 2009 dai cantieri Mes in Giappone esercitando una favorevole opzione di acquisto per capitalizzare al meglio il rimanente periodo di noleggio. La d’Amico Dry ha infatti commercialmente impiegato la nave sin dalla consegna della nave nel 2009″.
Per una nave che entra ce n’è un’altra che esce dalla flotta come spiega d’Amico: “Cogliendo l’occasione in un mercato estremamente favorevole in termine di valori di vendita e ponendo nuovamente un benchmark di prezzo per la tipologia di nave handysize, d’Amico Dry ha ceduto ad acquirenti coreani la Cielo di Monaco (handysize da 39.000 dwt, costruita nel 2014 presso i cantieri di Yangfan in Cina). La consegna di quest’unità è prevista entro giugno 2022 ma non possiamo divulgare altre informazioni a causa di una clausola di riservatezza”. Secondo indiscrezioni il prezzo di vendita dovrebbe essere di circa 24 milioni di dollari.
Ad oggi la società armatoriale d’Amico Dry opera una flotta di circa 50 navi, principalmente nei segmenti post-panamax/kamsarmax, supramax e handy.
Con l’acquisto della Medi Paestum e la consegna della Cielo di Monaco la flotta di proprietà della shipping company si attesta su una ventina di navi dry bulk con un’età media di 4 anni. “Il Gruppo d’Amico conferma di guardare con attenzione al mercato della compravendita e non esclude ulteriori esercitazioni di opzioni, acquisizioni e/o dismissioni di navi” conclude l’amministratore delegato.