Spinelli chiede un altro spicchio dell’ex carbonile Enel
Con la testata diventa quasi completo il mosaico su Ponte Ex Idroscalo. Stazioni Marittime chiede una proroga su Bettolo per Gnv, mentre cede Ponte Eirtrea, dove i lavori di consolidamento sono in ritardo
Come anticipato da SHIPPING ITALY agi inizi di febbraio, il Gruppo Spinelli ha presentato all’Autorità di Sistema Portuale istanza di rilascio di concessione per un’ulteriore porzione dell’ex carbonile dell’Enel, sul ponte Ex Idroscalo del porto di Genova.
Oggi l’Autorità di sistema portuale ha pubblicato sul proprio albo la relativa domanda pervenuta dal terminalista. Il documento ricapitola la situazione allo stato attuale, anche se Adsp non ha pubblicato la planimetria allegata da Spinelli che sarebbe stata utile a chiarire le diverse porzioni per le quali, pur confluendo via via nelle mani dello stesso gruppo, non è stata mantenuta l’unitarietà man mano che Enel provvedeva alla loro dismissione.
Spinelli ricorda di essere titolare di licenza rilasciata nel 2018 fino al 2054 relativa alla parte di ponente del Ponte Ex Idroscalo (in rosso), di licenza rilasciata nel luglio 2021 e valida fino a tutto il 2023 per l’area Ex Nuovo Borgo Terminal (in giallo), di licenza rilasciata nel luglio 2021 e valida per tre anni della parte di ponente dell’ex carbonile (in verde). E di detenere, grazie a un’autorizzazione dell’ottobre 2021, anche il lato levante (in blu), anche se “per la cantierizzazione delle attività di rimozione parziale del rilevato cosiddetto ‘Ballast’ insistente sulla line ferrata già al servizio del carbonile, in esecuzione di uno specifico accordo fra Spinelli ed Enel del 5 ottobre 2021 per destinare tale materiale alla sistemazione dell’ex carbonile Enel lato ponente”.
Quest’ultima porzione, scrive Spinelli, sarebbe già stata chiesta in concessione il 22 ottobre scorso, perché “appropriata a soddisfare almeno in parte la necessaria e urgente esigenza di ampliamento del terminal”. Necessaria in ragione della “ripresa dei tassi di crescita dei traffici e delle operazioni portuali dopo la crisi causata dal crollo del Ponte Morandi e dopo il picco più acuto della pandemia” e del fatto che “l’indice di utilizzo/saturazione delle aree operative del terminal Spinelli è il più elevato, pari a 3,64 Teu/mq (anno 2019 ante pandemia) del porto di Genova”.
Sicché ecco l’istanza odierna, che (area azzurra) “integra da un punto di vista logistico, operativo e anche, in particolare, un miglioramento della viabilità (e della sicurezza) con sbocco anche sul lato mare, l’area già in concessione (in verde) sul lato della testata del carbonile ex Enel, che ha una superficie complessiva di circa 1.340 mq di aree scoperte, ricadenti nell’ambito S3 del Prp, con funzione caratterizzante C2 – operazioni portuali relative alle merci convenzionali – e con funzioni ammesse C1 e C3 (contenitori e rinfuse solide)”.
Insieme a quella di Spinelli la port authority ha pubblicato anche altre istanze riguardanti altre parti dello scalo. A livello terminalistico l’unica di un certo rilievo è quella di Stazioni Marittime (società controllata dal gruppo Msc) che, in ragione di una “serie di criticità” che interesseranno la propria concessione anche durante la prossima “ripresa intensiva della stagione crocieristica”, ha chiesto all’ente di prorogare fino a tutto giugno la concessione per licenza di una porzione di Calata Bettolo (in concessione a omonima società del gruppo Msc), su cui nei mesi scorsi ha operato Grandi Navi Veloci (società controllata da Msc), per la quale si chiede contestualmente estensione dell’abilitazione allo stoccaggio e al trasferimento dei trailer con propri uomini e mezzi.
Da registrare, infine, rimanendo nel porto storico, il cedimento della pavimentazione a Ponte Eritrea (Genoa Metal Terminal) sotto il peso di una gru. “Le prime verifiche tecniche, completate nella giornata odierna ed eseguite dai tecnici dell’Adsp e del terminal Gmt, in presenza di personale Asl e dei rappresentanti della sicurezza dei lavoratori (Rllss), consentiranno a breve – ha fatto sapere l’Adsp – la ripresa delle operazioni di scarico della nave attraccata in banchina. Inoltre, nelle prossime settimane si prevede l’avvio dei lavori di consolidamento di Ponte Eritrea, come da perizia 3129 lotto 3 del Programma straordinario, per i quali si è resa necessaria in corso di definizione del progetto definitivo una verifica degli aspetti geomarini”. I lavori di consolidamento di Ponte Eritrea, aggiudicati a gennaio 2021 alla società Carlo Agnese Spa, secondo il timing originario dell’Authority sarebbero dovuti cominciare a settembre 2021, ma ad oggi non risulta ancora terminata neanche la progettazione esecutiva.
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