Più accosti per le bettoline al rigassificatore Olt Offshore: ok dalla Regione Toscana
Intanto Evangelisti ufficializza l’uscita di Gas and Heat del terminale Higas di oristano e si prepara al prossimo eposito costiero da realizzare
La Regione Toscana ha reso noto il proprio parere favorevole al procedimento di Via (Valutazione d’impatto ambientale) di competenza statale “per il progetto proposto dalla società Olt Offshore Lng Toscana che punta ad aumentare il numero di accosti di navi di piccola taglia (bettoline) ricevibili dal terminale senza alcuna modifica strutturale. L’obiettivo è massimizzare capacità e flessibilità di ricezione da parte del terminale”. Lo stabilisce una delibera approvata dalla giunta regionale e proposta dall’assessora all’ambiente Monia Monni.
“Si tratta di una modifica non strutturale all’impianto che avrebbe sostanzialmente lo scopo di massimizzare la capacità e la flessibilità di ricezione da parte del Terminale, sia in termini di capacità di carico delle navi metaniere autorizzate, sia in termini di qualità e provenienza del GNL (Gas Naturale Liquefatto), garantendo in tal modo sostenibilità ambientale e massimo livello di sicurezza” spiega proprio Monia Monni.
La stessa Regione Toscana precisa che nell’ottobre 2020 il Ministero dello sviluppo economico ha autorizzato alcune modifiche necessarie per implementare il servizio di Small Scale Lnc Carriers che consentono l’utilizzo del Gnl come combustibile per il trasporto marittimo e terrestre tramite metaniere di piccola-media taglia. Con la modifica richiesta è previsto un aumento del numero degli accosti annui delle bettoline, passando da 41 a 122: questo permette al terminale di aumentare la potenzialità di fornitura di Gnl come combustibile in forma liquida mediante bunkeraggio, attraverso l’operazione ship to ship o mediante i depositi costieri, con successivo trasporto su strada del prodotto e per alimentare la distribuzione di carburante sul territorio nazionale.
Attualmente il terminale, che è entrato in funzione nel 2013, provvede già allo stoccaggio e alla rigassificazione del Gnl. Il gas naturale viene ricevuto allo stato liquido, attraverso navi metaniere, viene stoccato in serbatoi criogenici a pressione pressoché ambiente e alla temperatura di -160°C, è rigassificato e inviato al gasdotto a terra attraverso una condotta sottomarina. La capacità di stoccaggio è di circa 137.100 metri cubi di gas naturale liquefatto e la capacità annua di rigassificazione massima autorizzata è pari a 3,75 miliardi di metri cubi standard di gas.
Sempre a proposito di small scale lng nelle scorse ore anche Gas and Heat Spa ha ufficializzato la cessione ad Avenir della sua quota del 10% in Higas, uscendo così dalla compagine societaria creata nel 2015 insieme a Cpl Concordia per costruire e gestire quello che è stato il primo deposito costiero di Gnl in Italia sorto nel porto di Oristano.
L’amministratore delegato Claudio Evangelisti ha spiegato quanto segue: “Dopo aver avviato l’operatività del primo deposito costiero di Gnl costruito in Italia, consideriamo la nostra mission all’interno di Higas terminata.La nostra società vanta una trentennale esperienza nella progettazione e realizzazione di serbatoi e impianti per la gestione di gas liquefatti a temperature criogeniche, come il gas naturale liquefatto in ambito terrestre e marino. Un Grazie particolare a tutti coloro i quali
hanno concorso fattivamente alla sua autorizzazione e realizzazione senza tralasciare le autorità locali, regionali e centrali. In particolare, un grazie al Ministero dello Sviluppo Economico che ha emesso l’autorizzazione unica per la realizzazione di questa infrastruttura strategica in meno di 12 mesi. Abbiamo sostenuto ritmi molto serrati anche per la sua realizzazione, malgrado le difficoltà indotte dalla pandemia mondiale”.
Evangelisti si prepara già alle prosime sfide ricordando che “l’infrastruttura progettata e realizzata è un impianto modulare, il cui design è stato brevettato da Gas and Heat e rappresenta una best practice replicabile in tempi brevi e pronto a rispondere alle esigenze dell’odierno scenario energetico in Italia e in Europa”.
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