Gara per il rimorchio a Bari: servizio attivo h24, tre mezzi, sì alla clausola sociale
L’assetto richiesto potrà garantire ” la continuità, senza ritardi, delle operazioni commerciali, e in particolare di quelle correlate ai traffici passeggeri di linea con i porti transfrontalieri e di quelli crocieristici, oltre che un idoneo servizio di guardia per le eventuali situazioni emergenziali”
Con la pubblicazione della relativa documentazione, sono emersi diversi dettagli rispetto alla gara per aggiudicare la nuova concessione per il rimorchio nel porto di Bari, attività ad oggi in capo alla società Rimorchiatori Napoletani.
La procedura, di tipo aperto e in scadenza il prossimo 23 maggio, come già visto riguarda l’affidamento del servizio per i prossimi 15 anni a fronte di un importo stabilito in 33,556.207 milioni di euro.
Capitolato tecnico e disciplinare chiariscono ora che per il suo espletamento viene richiesto l’impiego complessivo di tre mezzi, di cui due di prima linea. Uno di questi dovrà essere attivo 24 ore su 24, con lo scopo di erogare il servizio senza soluzione di continuità (come già avviene dal 2018, quando l’attività di rimorchio nello scalo ha subito un upgrade), l’altro a chiamata, con un preavviso di almeno sei ore.
Questo assetto, si legge nella documentazione, “garantisce la continuità, senza ritardi, delle operazioni commerciali, ed in particolare di quelle correlate ai traffici passeggeri di linea con i porti transfrontalieri e di quelli crocieristici, oltre che un idoneo servizio di guardia per le eventuali situazioni emergenziali”.
Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche dei mezzi, viene precisato che i tug di prima linea dovranno essere di tipo azimutale, con “potenza non inferiore a KW 2700 e con capacità di tiro al punto fisso non inferiore a 40 tonn.”, mentre il rimorchiatore di seconda linea potrà essere di tipo tradizionale con potenza “non inferiore a KW 2200 e con capacità di tiro al punto fisso non inferiore a 40 tonn.”. Tutti e tre dovranno avere comunque notazione fire figthing. Per l’operatività del servizio è richiesta la presenza di almeno 5 equipaggi, formati ognuno da almeno 3 marittimi.
Proprio rispetto al personale impiegato, la gara ha anche previsto una clausola sociale, che richiede all’aggiudicatario di assorbire “prioritariamente” nel proprio organico quello impiegato dal concessionario uscente, applicando il Ccnl di settore e salvaguardandone i livelli retributivi.
Come accennato sopra, il servizio di rimorchio a Bari è stato oggetto nel 2018 di una revisione che l’ha portato a diventare operativo 24 ore al giorno, in parallelo con la sostituzione, da parte di Rimorchiatori Napoletani, dei due mezzi tradizionali usati fino a quel momento con due di tipo azimutale e con maggior potenza di propulsione, il Galesus e il Punta Scutolo.
Degne di nota infine due considerazioni espresse nella documentazione. La prima riguarda il fatto che l’assetto del servizio ora richiesto: pur definito nel 2019, questo è stato ritenuto tuttora adeguato dato che la pandemia, nel porto di Bari, non ha portato a un calo generalizzato della domanda di rimorchio (che peraltro nello scalo è obbligatorio solo in caso di avverse condizioni meteo) e considerato che in ogni caso quello che si è osservato ha riguardato solo traffici – di navi da crociera o traghetti – che si prevede verranno recuperati con la fine dell’emergenza. Per ragioni simili, anche l’importo a base di gara è stato calcolato tenendo conto dei fatturati del concessionario uscente sia del 2019, sia del 2020 (rispettivamente 2,410 e 2,062 milioni di euro), dato che anche quest’ultima annualità è stata considerata “di massima, rappresentativa del reale andamento del mercato nel porto di Bari”.
F.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY