In concessione ad Azimut Benetti i bacini di carenaggio di Livorno
Il presidente della locale Adsp, Lucianio Guerrieri, ha annunciato l’imminente assegnaione subito dopo Pasqua
Il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, ha annunciato, in occasione di un convegno dedicato alla competitività e alla resilienza dei porti del sistema toscano organizzato dal locale Propeller Club, la prossima aggiudicazione dei bacini di carenaggio del porto di Livorno al gruppo Azimut-Benetti.
Nel corso del suo colloquio con la presidente del club, Maria Gloria Giani, Guerrieri ha informato che la concessione del compendio dei bacini di carenaggio sarà aggiudicata subito dopo Pasqua; questo significherà il punto di arrivo di una situazione rmasta in stand-by per molti anni a causa di varie complicazioni.
Guerrieri – informa la port authority toscana – ha ricordato le tappe del lungo percorso iniziato circa sette anni fa con l’affondamento della nave Urania nell’estate 2015 che causò la tragica morte di un lavoratore e seri danni alle strutture. Le indagini che ne seguirono e le controversie sorte fra le assicurazioni determinarono il blocco della procedura per anni e successivamente, a ritardare ancora l’operazione, furono le iniziative legali della società di riparazioni navali Jobson Italia che contestavano la validità dell’aggiudicazione provvisoria dei bacini al cantiere concorrente Azimut Benetti.
Una procedura di gara sulla quale il Tar della Toscana, dopo averne determinato la sospensione nel marzo 2021, si è poi pronunciato tre mesi dopo dichiarando i diversi ricorsi in parte improcedibili e in parte inammissibili. Oggi, a dieci mesi da quella data e dopo avere atteso la scadenza dei termini per un’eventuale proposizione da parte di Jobson di un possibile ricorso davanti al Consiglio di Stato, l’Autorità di sistema portuale ha quindi annunciato di essere pronta a fare l’ultimo passo verso l’assegnazione della concessione al cantiere Azimut-Benetti dei circa 92 mila metri quadrati di specchi acquei che insistono fra le due banchine 76 e 78 dello scalo labronico.
“Si tratta di una partita lunga e complessa, che potremo finalmente chiudere nelle prossime settimane, una volta limati alcuni dettagli tecnici ed amministrativi inerenti al rapporto concessorio di durata decennale” ha detto il presidente Guerrieri. Che poi ha concluso rivolgendo “un grazie al giovane dirigente dell’AdSP, Fabrizio Marilli, per la competenza e determinazione, con cui, assieme al suo staff, ha chiuso la procedura”.
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