Dopo l’incidente la nave gru Saipem 7000 tornerà operativa da Giugno
Sulla base delle investigazioni preliminari condotte il cavo di sollevamento principale della gru n.1 si è spezzato durante il test per cause ancora da determinare
La nave gru Saipem 7000 che nella mattina del 14 aprile scorso al largo di Amoyfjorden, in Norvegia, è rimasta vittima di un incidente durante alcuni testi di sollevamento, potrà tornare a operare non prima di un paio di mesi. Lo ha fatto sapere la stessa società italiana spiegando che, “sulla base delle informazioni disponibili, è ragionevole prevedere che la nave Saipem 7000 possa tornare a essere operativa a partire dal mese di giugno, anche se con un utilizzo parziale della capacità di sollevamento”. Nella ricostruzione di quanto accaduto si legge che, “dopo aver completato i test di posizionamento dinamico, la Saipem 7000 stava conducendo il test quinquennale di sollevamento della gru n.1, supervisionato dall’ente di classificazione Rina. Sulla base delle investigazioni preliminari condotte, il cavo di sollevamento principale della gru n.1 si è spezzato durante il test per cause ancora da determinare, rilasciando in mare il carico (2 bettoline) e il gancio principale della stessa gru. La nave, inizialmente inclinatasi a causa del rilascio, è tornata prontamente in posizione stabile e in sicurezza”. Le verifiche finora condotte “non hanno evidenziato danni strutturali significativi oltre a quelli alla gru n.1. In particolare, è confermata l’integrità dello scafo della nave. La gru n.2, che non era coinvolta nelle operazioni di test, potrà essere messa in servizio al termine delle verifiche precauzionali in corso”.
Nella nota con i risultati del primo trimestre 2022 divulgata da Saipem (ricavi in crescita del 20% a 1,9 miliardi di euro, Ebitda positivo per 145 milioni e perdita di 98 milioni) si legge anche, a proposito del conflitto militare in Ucraina, sui progetti in Russia il backlog complessivo al 31 marzo 2022 è pari a 1,77 miliardi di euro, di cui 217 milioni di euro per progetti inclusi nel campo di consolidamento di Saipem.
A proposito infine del portafoglio ordini nel corso del primo trimestre del 2022, Saipem ha acquisito nuovi contratti per un totale di 2,35 miliardi di euro portando così l’orderbook complessivo a 22,17 miliardi (7.916 milioni di euro nell’Engineering & Construction Offshore, 11.919 milioni di euro nell’Engineering & Construction Onshore, 892 milioni di euro nel Drilling Offshore e 1.452 nel Drilling Onshore), di cui 6.596 milioni di euro da realizzarsi nel 2022.
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