Inaugurato a Taranto l’impianto eolico Beleolico (FOTO)
L’Adsp locale comprerà dal concessionario Renexia (Gruppo Toto) l’energia per alimentare le banchine quando saranno elettrificate
È stato appena inaugurato a Taranto il primo parco eolico marino del Mediterraneo. Si tratta di Beleolico, nome dell’impianto che Renexia, società del Gruppo Toto attiva nelle rinnovabili, ha realizzato al largo del molo polisettoriale tarantino.
L’impianto, che comprende dieci pale per una capacità complessiva di 30 MW, assicurerà una produzione di oltre 58 mila MWh, pari al fabbisogno annuo di 60 mila persone. In termini ambientali vuol dire che, nell’arco dei 25 anni di vita prevista, consentirà un risparmio di circa 730 mila tonnellate di anidride carbonica. Per la distribuzione dell’energia sul territorio Renexia ha costruito una sottostazione per l’allaccio alla rete elettrica nazionale in località Torre Triolo, a pochi km dall’area portuale. L’investimento complessivo per la realizzazione di Beleolico è di 80 milioni di euro e ai lavori hanno contribuito in maniera determinante diverse società di shipping locali. A partire dall’agenzia marittima Marco caffio, agente dell’olandese Van Oord che ha ha impiegato la nave speciale Mpi Resolution, ma anche il San Cataldo Container Terminal dove, con l’aiuto fondamentale della Marraffa per i sollevamenti e i trasporti pesanti, sono stati imbarcati gli impianti che hanno dato vita in concreto alle pale eoliche. Agente di Renexia era l’agenzia marittima Valentino Gennarini Srl mentre un ruolo prezioso nella buona risucita dei lavori in mare lo hanno avuto la Capitaneria di porto di taranto e i servizi tecnico-nautici (piloti, ormeggiatori e barcaioli).
Alla cerimonia inaugurale e al dibattito hanno contribuito anche alcuni esponenti del Governo. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha inviato un messaggio plaudendo all’iniziativa e sottolineandone l’importanza rispetto all’impegno che il nostro Paese sta profondendo per ridurre la dipendenza dagli idrocarburi e in particolare da quelli provenienti dalla Russia: “il processo di transizione ecologica rappresenta l’unica via in grado di garantire sostenibilità, resilienza e adattabilità del settore energetico, una dinamica che appare ancora più evidente a causa del conflitto in Ucraina”, ha detto Di Maio. Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha tenuto a dare risalto “alle grandi opportunità di sviluppo che l’eolico marino può offrire al Paese”, mentre il titolare del MIMS, Enrico Giovannini, dopo aver lodato l’iniziativa ha evidenziato come “la trasformazione verso la sostenibilità passi anche attraverso la produzione di energia pulita”.
“Il completamento di quest’opera centra un duplice obiettivo, da una parte la soddisfazione per aver realizzato il primo impianto eolico marino in Italia e nel Mar Mediterraneo, dall’altra la consapevolezza che il nostro approccio, basato sulla condivisione, possa contribuire alla creazione di un nuovo protocollo che coniughi tecnologia e attenzione all’ambiente” – ha commentato l’imprenditore che ha realizzato Beleolico, Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia.
Alla cerimonia hanno anche presenziato le delegazioni diplomatiche di Paesi che rappresentano importanti partner industriali a livello internazionale. La realizzazione di Beleolico è stata infatti un momento di grande collaborazione internazionale. Erano presenti l’ambasciatore cinese in Italia Li Junhua, la consigliera economica Agnes Agterberg dell’ambasciata olandese, mentre la scorsa settimana ha voluto far visita al cantiere tarantino l’ambasciatore tedesco Viktor Elbling. “A margine della cerimonia, conclusasi con la speciale benedizione dell’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro, è stato firmato un accordo tra l’Autorità Portuale e Renexia per la cessione di una parte dell’energia prodotta da Belolico per consentire la totale elettrificazione del Porto di Taranto. Stiamo parlando della cessione di almeno il 10% dell’energia prodotta, per un quantitativo comunque non inferiore a 220 MWh annui. Sergio Prete e Riccardo Toto, dopo aver siglato l’intesa, hanno sottolineato come elettrificare il Porto significhi una riduzione molto elevata dell’inquinamento, se si considera che ogni nave che entra in Porto e non spegne i motori produce un inquinamento su base giornaliera pari a quello di 10 mila vetture”.
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