Msc Crociere e Costa Crociere salgono all’89% del Trieste Terminal Passeggeri
Depositata un’offerta congiunta per la quota all’incanto di Tami, controllante del terminal passeggeri dello scalo giuliano
Come era prevedibile è arrivata un’unica offerta per la quota del 17,75% di Tami Srl, vale a dire la società che controlla col 60% del capitale (il restante è della locale Autorità di Sistema Portuale) il Trieste Terminal Passeggeri, concessionario della stazione marittima dello scalo giuliano.
Il pacchetto azionario è stato messo all’asta (che si concluderà fra meno di un mese) nell’ambito del processo di liquidazione di Giuliana Bunkeraggi. Gli altri soci di Tami hanno una prelazione e parte di essi, come ha svelato Il Piccolo, sono intenzionati a farla valere, congiuntamente. L’unica offerta arrivata al liquidatore, infatti, è stata quella di Msc Crociere e Costa Crociere, titolari ognuna di circa il 34% del capitale, mentre al momento non pare interessato il quarto azionista, Assicurazioni Generali (11,25%). Dunque le due compagnie crocieristiche salirebbero al 89% circa del capitale.
L’offerta è stata pari alla base d’asta di 700mila euro, inferiore al valore nominale di circa 1,1 milioni di euro. Segno che probabilmente era stata già manifestata l’intenzione delle due compagnie crocieristiche di continuare a controllare congiuntamente Tami e di conseguenza Ttp, senza scatenare una battaglia a colpi di rilanci che a questo punto appaiono pressoché impossibili. Se così sarà, per il terminalista dei passeggeri triestino non cambierà nulla: Tami, cioè Msc e Costa, continuerà ad esprimere due consiglieri (uno a testa, oggi rispettivamente Gianluca Suprani e Beniamino Maltese) e l’amministratore delegato (l’ex presidente del porto di Bari e oggi co-editore della testata di settore Shipmag Francesco Mariani), mentre all’Adsp spettano presidente (Gianluca Madriz) e il restante consigliere (Aldo Rigo).
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