Il ‘floating yard’ Blue Stone dopo il marine punta a crescere nell’eolico offshore
Lanciata nel 2020, la divisione ha già lavorato su 15 ‘offshore wind farm’, sia in Europa sia in Asia
Fondato nel 2018 ma con già oltre 250 progetti finora realizzati, Bluestone Group, che opera come global provider di servizi tecnici per l’industria marittima, ha iniziato a guardare dal 2020 anche al segmento delle rinnovabili offshore.
“L’espansione dell’industria eolica offshore che dal Nord Europa si sta diffondendo rapidamente in tutto il globo – ha spiegato il fondatore e presidente Matteo Di Maio – ha generato un gap di competenze tecniche di supporto ai progetti che siamo riusciti a colmare grazie a un mix di professionalità già specializzate e di know-how del settore navale”.
Finora Bluestone – nata su iniziativa, oltre che dello stesso Di Maio, anche di Giuseppe Costa, che ne è Ceo, con headquarter nel Principato di Monaco e sedi a Costanza, Singapore, Londra e rappresentanza a Fort Lauderdale – ha già lavorato su 15 ‘offshore wind farm’, sia in Europa sia in Asia, grazie alla divisione dedicata Offshore Renewables.
Nel suo insieme, l’offerta del gruppo ruota attorno agli interventi di retrofit ‘turn key’, realizzati a bordo delle navi passeggeri e merci in navigazione o in sosta tecnica. Il team di Bluestone, spiega la stessa società, raggiunge la nave in ogni parte del globo, dando così vita ad un vero e proprio ‘floating yard’, che permette di ridurre i tempi di fermo.
Della proposta fanno parte anche soluzioni EPC (Engineering, Procurement & Construction), dall’origine del progetto al commissioning final, così come servizi di ‘New Building Plan Approval and Supervision, per i quali la società si avvale anche di un software proprietario, e di Refit Project Management, nonché attività in ambito Design e Installazioni Elettriche, con un dipartimento dedicato (per l’elettrificazione delle navi, tra cui le shore power connection, le installazioni di variable frequency converter e le batterie).
“Dal 2018 ad oggi siamo cresciuti in modo organico e costante, sempre in funzione del crescente trend di
nuove e più efficienti tecnologie che riducono il carbon footprint della nave e ne migliorano l’efficienza –
ha commentato Costa, evidenziando come un’altra peculiarità di Blue Stone sia il servizio di web reporting che permette di seguire in tempo reale la realizzazione del progetto.
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