Merlo (Federlogistica): “Servono figure di cyber manager nello shipping”
Manca personale formato sulla sicurezza informatica; lanciato un appello alla Scuola Nazionale Trasporti e Logistica di Spezia
La pirateria informatica si fa sempre più aggressiva e insidiosa e si ha netta la sensazione che sia ancora sottovalutata nella sua capacità di colpire e di produrre gravi danni non solo economici a enti e aziende, pubblici e privati, a grandi gruppi e a piccole e medie imprese.
Questa in sintesi l’introduzione allarmante di Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, chiamato dal presidente Giorgio Bucchioni del Propeller Club dei Porti della Spezia e di Marina di Carrara all’incontro mensile dedicato alla cybersecurity nello shipping. Affrontando lo stato della consapevolezza della gravità del pericolo nel mondo delle spedizioni via mare e della logistica Merlo ha riconosciuto che, mentre nel settore marittimo si sta cercando di correre ai ripari, non ci sono invece indicazioni per i porti, realtà strategiche, complesse e vulnerabili nelle quali basta colpire anche un solo soggetto o operatore per mandare in tilt l’intero sistema.
Ora l’occasione per intervenire c’è con i 170 milioni del Pnrr che dovrebbero però coinvolgere non solo le Autorità portuali e gli enti pubblici ma anche gli operatori privati, dai terminal alle aziende marittime, delle spedizioni e doganaliste. Si tratta, si intuisce, di investimenti importanti a partire dall’inserimento nell’organico di cyber manager, nuove figure che peraltro non si trovano ancora facilmente, come testimonia il citato caso di Msc, che ha aperto un centro di Cybersecurity a Torino prospettando un organico di 650 unità ancora da completare (ne mancano ancora 250). La stessa Agenzia Nazionale della Cyber sta cercando il suo personale nelle aziende private.
È a questo punto che Merlo si è rivolto a Piergino Scardigli, fondatore e presidente della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica, per invitarlo a valutare al più presto l’avvio di corsi professionalizzanti in questa materia per rispondere alle esigenze del mondo portuale e logistico.
Hanno fatto seguito gli interventi di Paolo Bertetti per gli attacchi e le difese nella nautica e Federica Montaresi che ha elencato le difficoltà di intervento nelle Autorità di Sistema Portuale. Salvatore Avena, segretario generale delle Associazioni degli operatori del porto delle Spezia, ha concluso che di fronte a sistemi complessi da trattare diversamente, la Cybersecurity deve essere considerata una questione strategica per la sicurezza nazionale per la quale sarebbe opportuno un intervento normativo con incentivi a favore delle imprese private per finanziare progetti di sicurezza informatica.
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