Eolico offshore a Civitavecchia: arrivata l’istanza di Tyrrhenian Wind Energy
Il progetto prevede la presenza di 27 aerogeneratori ciascuno con potenza nominale di 10 MW, posti a distanza compresa tra 20 e 30 km dalla costa, su fondali di profondità variabile tra 150 e 450 metri e distribuiti in due sottocampi da 17 e 10 elementi
L’avanzata dei progetti per sviluppare energia eolica da parchi galleggianti al largo della Penisola prosegue con un passo avanti compiuto a Civitavecchia. La locale Capitaneria di porto ha infatti registrato una istanza presentata da Tyrrhenian Wind Energy Srl – con sede a Milano – per una concessione demaniale marittima della durata di 30 anni, relativa appunto alla “l’occupazione di uno specchio acqueo e zone di demanio marittimo per la realizzazione e l’esercizio di un impianto eolico offshore galleggiante” al largo del comune laziale.
La società (10mila euro di capitale sociale, con amministratori Giuseppe Gino Carnevale e Luigi Severini) vede come partner paritetici 7 Seas Wind Power Srl e Nice Technology Srl – realtà la prima con sede a Milano, la seconda a Taranto – già coinvolte in iniziative simili nei mari italiani. Insieme le due Srl sono ad esempio partner di minoranza nel progetto di GreenIT (joint venture tra Plenitude e CDP Equity) e Copenhagen Infrastructure Partners per realizzare un parco eolico offshore galleggiante a oltre 35 km dalla costa sud-occidentale della Sardegna, composto da 42 turbine eoliche, con una potenza di 12 MW, che sarà operativo dal 2028. Severini ha inoltre firmato il progetto Beleolico, che ha portato alla nascita a Taranto del primo parco di questo genere nel Mediterraneo, recentemente entrato in attività.
Il progetto di un parco eolico offshore al largo di Civitavecchia era stato nei mesi scorsi il tema di un convegno organizzato dall’ Assessorato alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio, con Lazio Innova nella sede dell’AdSP nel Mar Tirreno Centro-Settentrionale.
L’iniziativa – si evidenziava nel relativo position paper –, era stata presentato nel giugno 2021 al Mite in ‘risposta’ alla richiesta dello stesso dicastero di poter ricevere manifestazioni di interesse in tal senso, e riguarda un parco con potenza complessiva di 270 MW e potenziale di produzione annua di circa 935 GWh. La configurazione dell’impianto, presentata durante l’evento dallo stesso Severini, prevede la presenza di 27 aerogeneratori ciascuno con potenza nominale di 10 MW, posti a distanza compresa tra 20 e 30 km dalla costa, su fondali di profondità variabile tra 150 e 450 metri e distribuiti in due sottocampi da 17 e 10 elementi.
L’area di realizzazione veniva descritta nel documento come privilegiata per la prossimità di “un importante punto di carico (area metropolitana di Roma) e di un nodo di trasmissione ad altissima tensione: una situazione non replicabile in altri possibili parchi off-shore realizzabili in Italia”.
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