A Livorno l’Adsp cerca l’uscita dal labirinto passeggeri prima del gong
Per trovare la quadra fra Porto Livorno 2000 e Sdt l’ente punta su rinvio dell’udienza del Consiglio di Stato di fine maggio e ritorno al servizio di interesse generale
Mancano meno di 30 giorni all’udienza del Consiglio di Stato chiamato a sentenziare sulla agguerritissima vertenza del traffico passeggeri a Livorno, ma la soluzione pacifica per la quale l’Autorità di Sistema Portuale aveva avviato ormai quattro mesi fa un articolato percorso negoziale ancora non si vede.
“Abbiamo interloquito più volte, insieme e singolarmente, con le parti in causa, Porto Livorno 2000 (Pl2000) e Sdt (Sintermar Darsena Toscana) per comporre il quadro. Ci sono stati progressi, ma il percorso non è concluso, sicché chiederemo con ogni probabilità il rinvio dell’udienza del Consiglio di Stato di fine maggio” commenta la dirigente della port authority Roberta Macii, con riferimento all’appello che Pl2000, passata nel frattempo sotto il controllo di Moby e Msc, ha proposto per ribaltare la sentenza con cui il Tar ne rigettò il ricorso nell’autunno 2020.
Oggetto dell’impugnazione erano come noto gli atti di Adsp che permettevano a Sdt (gruppo Grimaldi) di movimentare passeggeri in radice di Darsena Toscana. Pl2000, all’epoca guidata dall’attuale presidente di Adsp Luciano Guerrieri, sosteneva e sostiene che la gara vinta avesse ad oggetto non solo la maggioranza della società ma la concessione demaniale e il mantenimento in capo a questa del servizio passeggeri in tutto lo scalo, in esclusiva, in quanto servizio di interesse generale (sig) formalmente individuato all’avvio della procedura.
Come noto, fra l’inizio e l’aggiudicazione della gara il correttivo porti abolì il decreto Giurgola (quello che a livello nazionale inseriva il servizio passeggeri fra i sig remunerati), l’Adsp nel dicembre 2019 stilò un elenco che non comprendeva fra i sig il servizio passeggeri e il Tar nel settembre 2020 bocciò il ricorso di Pl2000 e la pretesa di esclusività nella gestione dei passeggeri.
“Nel 2019 non venne incluso per un equivoco. Se oggi riscrivessimo quell’elenco, confermeremmo il servizio ai passeggeri come sig” continua Macii, sintetizzando una tesi sviscerata nella relazione che la dirigente preparò in vista del formale avvio del percorso negoziale con Pl2000 (comprensivo di revisione degli impegni infrastrutturali di entrambi le parti e del pef – piano economico finanziario del concessionario, anche questi in via di definizione) e che ora SHIPPING ITALY ha ottenuto e pubblica.
Secondo Macci, cioè, “la gara era stata impostata in vigenza del Decreto Giurgola. Il fatto che sia venuto meno nel frattempo non può far venir meno la legittimità dell’affidamento di chi vi partecipò (non solo il vincitore, ma anche la cordata partecipata da Grimaldi) sul fatto che il servizio passeggeri fosse un sig”. Ecco perché la dirigente suggerisce un “aggiornamento” dell’elenco stilato nel 2019, “che preveda l’inserimento (in effetti più che altro sarebbe una presa d’atto) della categoria del servizio di interesse generale di assistenza ai passeggeri, la vigenza della suddetta esplicitazione per il tempo di durata della concessione in parola e il riferimento a ciò che è attualmente esistente in termini di traffico ai fini della determinazione dell’ambito”.
Quest’ultimo passaggio è il contraltare al ritorno del sig e l’elemento più critico. Se cioè – sembra essere il ragionamento – non ci fosse stato il correttivo e l’assistenza ai passeggeri fosse rimasta un sig, da esercitare in esclusiva ovunque il Piano regolatore portuale consenta di movimentare passeggeri, è difficile pensare che Grimaldi avrebbe portato in radice di Darsena Toscana il traffico passeggeri che vi ha portato per farlo gestire a un competitor. Siccome il traffico oggi c’è ed è consolidato e in crescita, l’Adsp – pare dire Macii – non può però non tenerne conto, anche qualora scelga di percorrere la strada del riconoscimento in capo a Pl2000 della titolarità di un sig che potrebbe rappresentare un forte puntello alla pretesa di esclusiva.
Quadrare questo cerchio è appunto la missione della dirigente, prima che a farlo sia un giudice – in ballo (si deciderà a febbraio) c’è anche il secondo ricorso con cui Pl2000 si è concentrata direttamente sul riconoscimento della titolarità del sig quale esito della gara – con scelte potenzialmente dirompenti.
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