Per i creditori di Deiulemar in arrivo 181 milioni di euro da Malta
Accordo fra Bank of Valletta e il fallimento: l’istituto titolare dei trust degli armatori torresi rinuncerà all’appello sul sequestro subito pagando subito solo il 50% della cifra in questione
Del tesoretto da 361 milioni di euro che gli armatori di Deiulemar riuscirono a metter al sicuro in alcuni trust maltesi i creditori della compagnia torrese fallita 10 anni fa recupereranno solo la metà. Ma lo faranno di certo e nel giro di pochi giorni.
Lo ha reso noto una nota dei legali del fallimento ad esito di una riunione avuta ieri presso il Tribunale di Torre Annuniata. Oggetto dell’incontro la proposta di transazione extragiudiziale avanzata da Bank of Valletta (Bov), la banca maltese sede dei trust summenzionati, presso cui a febbraio il fallimento era riuscito a ottenere il sequestro della suddetta cifra vincendo la causa di primo grado. Negli ultimi due mesi le parti hanno cercato un accordo soddisfacente per evitare l’appello chiesto da Bov innanzi la Corte d’Appello di Napoli.
“Nel dettaglio, l’appellante Bov propone la transazione del contenzioso pendente per l’importo complessivo di circa 181 milioni di euro, corrispondente al 50% dell’importo di cui alla sentenza di primo grado impugnata, oltre pagamento delle spese processuali e con l’obbligo di non presentare istanza di ammissione al passivo fallimentare Sdf (Società di fatto Deiulemar, ndr) per quanto versato allo stesso fallimento” si legge nella nota.
Proposta ritenuta accettabile dai legali: “Tenuto conto dell’alea del giudizio di appello per lo stesso fallimento e della relativa istanza di sospensiva, i tempi del secondo grado di giudizio e del quasi sicuro grado in Cassazione, della rinuncia della stessa Bov ad insinuarsi al passivo fallimentare della Sdf nel caso di pagamento (nel caso di sentenza di appello favorevole una parte dell’ importo a credito del fallimento sarebbe comunque sottratto ai creditori obbligazionisti), tutti gli organi fallimentari presenti e gli stessi magistrati hanno deliberato di accettare la proposta della Bov sottoscrivendo il relativo verbale”.
Il pagamento del debito al fallimento Sdf potrebbe avvenire nei prossimi 15 gg. “Il giudizio di appello contro la banca maltese, al di là della ottima sentenza di primo grado, restava comunque una grossa incognita non solo nel merito, ma anche nei tempi di definizione” chiude la nota: “Nessun fallimento ha mai prodotto per i propri creditori una tale mole di recupero e gli obbligazionisti possono ritenersi soddisfatti, in quanto nella valutazione si è tenuto in debita considerazione ogni elemento, ritenendo alla fine unanimemente meritevole di approvazione la proposta in oggetto. Solo in questo modo, oggi e non tra tanti anni, gli obbligazionisti potranno godere a breve di una ripartizione con una percentuale elevata e difficilmente eguagliabile in altre procedure fallimentari. Resta in ogni modo aperto un ulteriore fronte di ipotesi transattive con ulteriori trust”.
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