Nuova asta per le ultime bettoline di Giuliana Bunkeraggi
Dopo che l’incanto per le ultime due unità della flotta della compagnia triestina in liquidazione è andato a vuoto, sarà abbassata la base d’asta
Mentre la quota del 17,75% di Tami Srl, vale a dire la società che controlla col 60% del capitale (il restante è della locale Autorità di Sistema Portuale) il Trieste Terminal Passeggeri, concessionario della stazione marittima dello scalo giuliano, ha trovato un acquirente, i beni mobili messi all’asta a febbraio dal liquidatore giudiziale di Giuliana Bunkeraggi sono rimasti invenduti.
Così, per le bettoline Piero N (costruzione del 1993 da 2.700 tonnellate di portata lorda) e Marisa N (1980, 1.714 Tpl) ci si riproverà l’8 giugno, ribassando la base d’asta a, rispettivamente, 640mila e 480mila euro. Il termine per la presentazione delle offerte scade due giorni prima dell’asta.
Nell’ambito del concordato preventivo di Giuliana Bunkeraggi negli anni scorsi erano già state vendute altre proprietà: nel 2019 due bettoline erano passate alla società veneziana Petromar, mentre alla triestina Ocean un anno più tardi erano andati 3 rimorchiatori, 4 cisterne galleggianti, 1 bettolina e le autorizzazioni a operare il bunkeraggio nei porti di Trieste e Monfalcone. A dicembre 2020, invece, il Gruppo Walter Tosto aveva a sua volta rilevato sempre all’asta l’intera area dei depositi costieri.
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