Snav pronta a ordinare la costruzione di un nuovo traghetto in Italia
Trattative sarebbero in dirittura d’arrivo con il cantiere Intermarine per un mezzo in consegna nel 2024; la commessa beneficerebbe del sostegno pubblico previsto dal Pnrr
La compagnia di traghetti Snav, società controllata da Marinvest (la holding italiana del patron di Msc, Gianluigi Aponte), sarebbe prossima alla firma di una commessa con il cantiere Intermarine per la costruzione di una nuova nave passeggeri.
Dal Gruppo Msc bocche cucite sull’argomento ma fonti beninformate a SHIPPING ITALY hanno comfermato che in effetti le negoziazioni, il progetto e le specifiche di questa nuova unità, che sarebbe un traghetto monocarena da circa 700 passeggeri di capacità, sono già praticamente concordate e definite. Sembra mancare pochissimo dunque affinchè vengano apposte le firme sul contratto di costruzione con il cantiere della famiglia Colaninno che ha a La Spezia il proprio stabilimento dedicato alla realizzazione di navi di questa tipologia. L’ultimo traghetto costruito in Italia da una società di Gianluigi Aponte è stato il Jumbo Jet consegnato l’anno scorso a Navigazione Libera del Golfo dal Cantiere Navale Vittoria di Adria.
I tempi di consegna sarebbero di circa 18 mesi dal momento della firma per cui è presumbile che questa nuova unità entrerà in servizio non prima dell’estate del 2024 e sarà destinata a operare sui collegamenti nel Golfo di Napoli dove, soprattutto durante i mesi estivi, un mezzo di questo genere consentirebbe importanti economie di scala. Proprio per la particolarità del progetto (sia per la dimensione della nave che per il fatto dello scafo monocarena) il cantiere Intermarine è risultato quello con cui Snav ha intavolato la negoziazione più seria e con ogni probabilità questa commessa godrà del supporto pubblico previsto dal Fondo complementare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) destinato al rinnovo delle flotte attive sulle rotte di cabotaggio.
Il Piano prevede uno stanziamento di 500 milioni di euro che andranno anche a finanziare la costruzione di nuove navi per il trasporto pubblico e l’ammodernamento della flotta già esistente. La misura è suddivisa al suo interno da tre sottoinvestimenti: Rinnovo della flotta navale mediterranea con unità navali a combustibile pulito; Rinnovo della flotta navale e nello Stretto di Messina per ridurre le emissioni in linea con standard ecologici moderni; Aumentare la disponibilità di combustibili marini alternativi.
Sul tema del rinnovo flotte e Pnrr è intervenuta Barbara Visentini per Confitarma durante il Convegno Progetto Mare organizzato nelle scorse ore a Roma da Confindustria ricordando che “il fondo complementare al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione circa 500 milioni per il rinnovo green della flotta operata dagli armatori italiani (250 milioni per il refitting e 250 per nuove costruzioni). E’ un intervento importante – ha detto – anche se, così com’è strutturato, lascia scoperta gran parte della flotta operata dagli armatori italiani in quanto è riservato alle navi che collegano almeno un porto italiano ed è sostanzialmente destinato alle navi passeggeri”.
Per questa ragione Confitarma, dopo gli appelli dei mesi scorsi, tornata a chiedere al Governo “un nuovo intervento a favore di tutta la flotta per rendere ancor più efficace l’intervento, considerando che occorre mettere l’industria della navigazione italiana in grado di sostenere la concorrenza in quanto le nostre navi che operano nei traffici internazionali dovranno competere con navi di altri paesi che hanno previsto interventi ben più ingenti”. Barbara Visentini ha portato “l’esempio della Germania che ha riconosciuto un incentivo alle nuove costruzioni fino a 8 milioni di euro a nave senza distinzioni di tipologia di naviglio”.
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