Deserta la gara anche per il traghetto bidirezionale della Laguna di Venezia
La gara avviata da Actv aveva messo a disposizione un importo di 12 milioni di euro
Nuova battuta d’arresto del programma per il rinnovo delle flotte navali adibite al trasporto pubblico locale. A dover incassare un esito di ‘gara deserta’ è Actv, l’Azienda del Consorzio Trasporti Veneziano che funge da soggetto attuatore insieme ad Avm Spa del programma per conto del Comune di Venezia, cui a sua volta la Regione Veneto aveva ‘girato’ i relativi finanziamenti.
Il procedimento in questione è quello relativo alla costruzione di un ferry bidirezionale, il mezzo più importante (dal punto di vista dell’impegno di spesa, considerato che l’importo massimo a disposizione era di 12 milioni di euro) tra quelli per i quali la società aveva finora avviato delle gare europee.
Più precisamente, secondo quanto si apprende dalla documentazione, un operatore economico – il gruppo Holland Shipyards, con sede a Hardinxveld-Giessendam, nei Paesi Bassi – aveva in realtà presentato una domanda, ma era stato infine escluso dalla procedura per non aver depositato entro i termini anche la documentazione integrativa richiesta. Gli stessi termini erano stati peraltro posticipati (di una settimana, dal 31 gennaio al 7 febbraio) per favorire la partecipazione all’iter anche di un raggruppamento di imprese che risultava in via di definizione.
Non è chiaro cosa abbia trattenuto questi operatori dal finalizzare poi un’offerta vera e propria, né al momento è noto se l’intenzione di Actv sia quella di approntare un nuovo procedimento e nel caso se incrementare l’importo a disposizione, come fatto ad esempio nel caso della gara, sempre parte del piano per il rinnovo della flotta adibita al Tpl, per la realizzazione di due motobattelli foranei ibridi, che pure era andata deserta. Preso atto dell’assenza di offerte, in quel caso l’ente aveva infatti deciso di rialzare (da 5,6 a 6,618 milioni di euro) la cifra disponibile, avviando una nuova gara che è ora in fase di aggiudicazione.
Volendo tirare le somme del programma per il rinnovo della flotta Tpl italiana a circa un anno dal suo avvio, non si può dire comunque che in generale il bilancio sia positivo. Delle due regioni in cui l’iter è partito – oltre al Veneto, l’altra è la Sicilia – risulta essersi conclusa con una aggiudicazione solo la gara per la costruzione di 12 battelli per la laguna di Venezia (5 di tipo Canal Grande serie 110/A, e 7 motobattelli foranei), con un contratto andato alla società spezzina Siman, mentre le altre due avviate da Actv come visto non hanno portato finora a un esito positivo.
Nulla di fatto anche per il piano siciliano, dove l’unica procedura avviata, quella per aggiudicare la costruzione del nuovo ro-pax dual fuel, è infatti andata deserta anche nella seconda edizione pur a fronte di importi considerevolmente incrementati e condizioni modificate sulla scorta delle indicazioni del mercato.
F.M.
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