Cambia ancora la “riorganizzazione” del porto di Livorno
L’Adsp toscana pubblica la planimetria aggiornata della nuova suddivisione delle aree multipurpose dello scalo e dà tempo agli operatori fino a fino mese per proporre osservazioni
Il progetto di ridefinizione delle aree del porto di Livorno dedicate al traffico multipurpose avrebbe dovuto concludersi a inizio maggi, ma l’Autorità di Sistema Portuale toscana, che lo aveva avviato a inizio febbraio, ha deciso di concedere ulteriore tempo, allungando fino a fine maggio il tempo per eventuali osservazioni.
Lo stabilisce un avviso appena pubblicato, cui è allegata la planimetria provvisoria scaturita da questi tre mesi di interlocuzioni fra l’ente guidato da Luciano Guerrieri e gli operatori portuali livornesi. Rispetto all’ipotesi iniziale i cambiamenti sono minimi, ma non per questo insignificanti. L’area destinata a Cilp sulla sponda est di Darsena Toscana si è leggermente ampliata verso la testata della banchina, anche perché nel mentre la società – joint venture fra la Compagnia Portuale di Livorno e Ngi (a sua volta partnership paritetica fra il gruppo Neri e il genovese Gip 2.0) – ha rivendicato la proprietà di un’area ora marcata dalla dicitura (“oggetto di contenzioso” con l’Adsp).
A farne le spese lo spazio destinato al Terminal Lorenzini (Msc), detto che risulta invece immutata l’area da Adsp attribuita in proprietà a quest’ultima e alla Cilp medesima. Una sovrapposizione che, a quel che si legge in coda all’avviso, sembrerebbe denotare come il procedimento – al cui buon esito è legata la fine di una stagione di conflittualità sui moli livornesi – sia ancora bisognoso di ritocchi: “Ai fini di un coordinamento della successiva fase attuativa del processo di delocalizzazione, la definizione spaziale di alcuni terminal portuali interessati dal medesimo è altresì collegata al propedeutico perfezionamento di intese/accordi tra soggetti terzi per l’utilizzo di spazi portuali non nella disponibilità dell’Ente (insistenti su proprietà privata)”.
Le novità più rilevanti sul Molo Italia, di cui Cilp pare destinata a gestire stabilmente la radice, presso la quale hanno recentemente trovato spazio parte dei traffici del Gruppo Grimaldi. A compensazione di ciò, del couso di un accosto (altra novità, replicata fra Cilp e Lorenzini in Sponda Est) e della rinuncia ad un’altra piccola porzione, Terminal Calata Orlando, inizialmente destinatario unico dell’intero compendio di Molo Italia, beneficerà di un’area (cosiddetta Mk) presso Varco Valessini oggi in uso a Cilp.
In attesa della conclusione del procedimento, intanto, Adsp ha pubblicato anche l’istanza dell’impresa portuale Seatrag, che “ha richiesto l’ampliamento del perimetro autorizzatorio ex art. 16 per lo svolgimento dei servizi portuali di movimentazione merci all’interno dell’ambito portuale, compreso da sottobordo a piazzale o magazzino, per la durata di 1 (uno) anno, fino al 31/12/2022”.
A.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY