Garolla riottiene la parità sull’ormeggio condiviso con Tfg
Illegittima secondo il Tar la priorità vantata da Terminal Flavio Gioia sull’accosto n.46 del porto di Napoli
Dopo quasi 25 anni cambia, per via giudiziaria, l’assetto delle priorità di accosto nel porto di Napoli.
Il Tar del capoluogo campano, infatti, ha accolto un ricorso depositato nel 2016 dalla società di depositi costieri Garolla, che ha parte dei propri serbatoi alla radice del molo Flavio Gioia. Per questa ragione gli accosti ponentini (ormeggio 45 e 46) di tale banchina sono condivisi con il Terminal Flavio Gioia (Tfg), che ha in concessione la parte restante dei piazzali e l’uso esclusivo degli accosti di ponente.
In occasione dell’arrivo simultaneo di due navi nel febbraio 2016 Garolla apprese che sulla banchina condivisa vigeva una priorità d’accosto in favore di Tfg. La società verificò però che la concessione del terminalista ‘rivale’, risalente al 1998, malgrado desse conto del parere positivo espresso dal Comitato tanto sull’istanza per le aree demaniali quanto per la priorità di ormeggio sulla banchina 46, ha “ad oggetto – riassumono i giudici amministrativi – l’occupazione anticipata delle aree demaniali ubicate sul pontile Flavio Gioia, senza alcun riferimento alla priorità di ormeggio alla banchina n. 46”.
Solo in atti successivi l’Autorità portuale diede conto della priorità di ormeggio. Cosa che ha quindi indotto il Tar ad accogliere l’impugnazione della concessione rilasciata dall’Autorità portuale a Tfg, disponendo “l’annullamento della sola previsione della concessione n.131/2007 relativa al riconoscimento in favore della Tfg della priorità di ormeggio alla banchina n.46”.
A.M.
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