Il fondo infrastrutture Ania F2i chiude la raccolta a 516 milioni
Il fondo continuerà a supportare operazioni che puntino ad accelerare la diversificazione delle fonti energetiche, con un focus anche sulle rinnovabili
Il fondo Ania F2i, dedicato alle infrastrutture italiane, ha chiuso la raccolta a quota 516 milioni di euro, superando l’obiettivo che si era dato di 500 milioni.
“Siamo molto contenti di questo traguardo” ha commentato Maria Bianca Farina, Presidente della Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, evidenziando che all’operazione ha partecipato “una platea diversificata di investitori nazionali e internazionali” oltre alle principali compagnie di assicurazione.
Farina ha aggiunto che considerati “l’attuale crisi energetica e l’aumento dei costi delle materie prime”, il fondo continuerà a supportare operazioni che puntino ad accelerare la diversificazione delle fonti energetiche, con un focus anche sulle rinnovabili.
Il fondo, che ad oggi ha impegnato quasi il 50% del target di raccolta nel trasporto merci ferroviario, negli aeroporti, nella logistica portuale delle merci rinfuse e in impianti di stoccaggio del gas, si propone di investire prevalentemente in “infrastrutture core e brownfield in Italia, in strumenti azionari non quotati, con un focus su operazioni medio piccole aventi un valore unitario di €50-€75 milioni”.
Tra le iniziative messe a segno si possono ricordare l’acquisizione del 92,5%di Compagnia Ferroviaria Italiana e della quota di controllo di Italgas Storage, operatore indipendente nei servizi di stoccaggio di gas naturale in Italia. Il fondo Ania F2i detiene inoltre il 58% di Fhp cui fanno capo 8 terminal portuali situati negli scali di Marghera, Livorno, Monfalcone, Carrara e Chioggia.
Lo scorso anno la Sgr F2i ha anche lanciato il suo Fondo Infrastrutture Sostenibili (FIS), che punta a , nonché una nuova iniziativa per l’investimento in debito infrastrutturale con un target di 300-500 milioni di euro.
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