Incidente a Venezia, morto un portuale
Ad Alessandro Zabeo, interinale chiamato dalla Nuova Cpl, fatale una caduta dal ‘castelletto’ durante le operazioni di rizzaggio/derizzaggio di una nave Evergreen al terminal Vecon
È in corso da stamane il presidio al porto di Venezia indetto da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
Le organizzazioni sindacali hanno deciso per questa forma di protesta ieri sera, quando hanno appreso che Alessandro Zabeo, ricoverato in mattinata a seguito di un incidente verificatosi al terminal container Vecon, non ce l’ha fatta.
Il lavoratore portuale 34enne, che da circa 6 mesi lavorava per un’agenzia interinale utilizzata dalla Nuova Clp (Compagnia lavoratori portuali), l’articolo 17 dello scalo, “era arrivato in codice rosso – si legge nella ricostruzione della sede locale di Filt Cgil – dopo essere stato vittima di un infortunio sul lavoro, avvenuto all’interno di una nave porta container ormeggiata da domenica al terminal Vecon di Porto Marghera. Stava seguendo le attività che preparano l’avvio dello scarico dei container e faceva parte delle squadre di rizzaggio, quelle di chi assicura le pile di container alla nave con le funi di acciaio. Prima di iniziare le operazioni i container devono essere liberati l’uno dall’altro, sganciando il ‘twist’, un cono che collega il container sotto con quello sopra. E si deve fare manualmente. Zabeo è caduto da un’altezza di 2 o 3 metri, all’interno dell’imbarcazione, la Ital Bonus, del gruppo Evergreen, che fa la spola tra Venezia e altri porti del Mediterraneo”.
“Sentire di lavoratori che rischiano la vita e che si fanno male al lavoro – hanno denunciato le segreterie regionali e veneziane di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti indicendo la protesta in corso in queste ore – è devastante. Troppe volte la sicurezza sul lavoro viene calpestata rispetto alla fretta e ai carichi di lavoro. Profonda tristezza e amarezza per un giovane lavoratore che lavorando si fa male, senza se e senza ma. Non deve succedere, eppure accade, e si pensa ai perché e alle responsabilità sempre in un secondo momento. Basta infortuni sul lavoro, basta rischiare la vita per il lavoro, basta. Ognuno faccia la propria parte per il lavorare in sicurezza, il portuale è un mestiere pericoloso per tutti i lavoratori, ovvero per i più giovani e per i più anziani”.
Cordoglio è stato espresso da Autorità di Sistema Portuale e Assoporti: ““Ci stringiamo in rispettoso silenzio intorno alla famiglia del lavoratore. Come abbiamo sempre detto, la sicurezza e la salute dei lavoratori è un bene sul quale non si può transigere. Sono stati fatti diversi passi avanti con il cluster e con le parti sociali per affrontare questo tema con lo scopo di individuare azioni concrete, ma è evidente che dobbiamo fare ancora di più”.
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