Tco vuole interrompere la permanente occupazione temporanea di Cilp su un’area a Livorno
Istanza concorrente per l’area retrostante la Calata Pisa dello scalo toscano, continuativamente assentita da 8 mesi con titoli provvisori da parte dell’Adsp
L’impervio percorso di pacificazione fra Sdt – Sintermar Darsena Toscana e Porto Livorno (declinazione labronica del confronto fra i gruppi Grimaldi e Onorato) non è l’unico terreno di sfida per l’Autorità di Sistema Portuale toscana, proprio ieri espressasi sulla materia.
Oltre ai ro-pax, come svelato da SHIPPING ITALY, l’Autorità di Sistema Portuale di Livorno è infatti da mesi al lavoro per una più generale riorganizzazione delle aree multipurpose dello scalo. Un’impresa tutt’altro che semplice, visto che l’ente ha dovuto pochi giorni fa allungare il termine previsto per la procedura.
Che l’incastro non sia banale, del resto, lo evidenzia anche una recente concorrenza di istanze. Qui occorre una premessa. Occorre infatti ricordare come nell’autunno scorso, chetatesi le acque del terremoto giudiziario del 2019 (per il quale pende un processo penale a carico dei vertici dell’Authority (di allora), l’Adsp abbia reintrodotto ciò che quel terremoto aveva causato, cioè la possibilità, per terminalisti e imprese portuali, di occupare aree senza concessioni, attraverso l’istituto dell’occupazione temporanea e soprattutto quello delle proroghe, ora di nuovo illimitate nel numero, nel tempo e nell’oggetto.
Che fosse o meno il fine, di lì a poco la novità venne ampiamente sfruttata da Cilp: la joint venture fra Gruppo Cpl e Ngi (a sua volta partnership paritetica fra GIP 2.0 e Neri Depositi Costieri) si è accaparrata il traffico di Grimaldi che, per l’utilizzo delle navi di ultima generazione, è diventato impossibile da gestire presso il terminal Sintermar ed è andata così alla ricerca di spazi. Da 7-8 mesi, quindi, Cilp ottiene continue proroghe dell’autorizzazione all’occupazione temporanea di tre aree destinate “all’esercizio di operazioni portuali correlate all’attività operativa afferente allo svolgimento (in via temporanea e sperimentale) di traffico ro/ro”: una di circa 10mila mq in radice di Molto Italia, una di circa 8.000 mq presso Via Tiziano (di fronte alla Darsena Toscana) e una di circa 8.000 mq retrostante la Calata Pisa, nella parte più interna del Molo Alto Fondale.
Per parte di quest’ultima (5.000 mq), la cui autorizzazione più recente arriva fino a fine maggio tanto che Cilp ne ha chiesto la proroga di un mese, è però ora arrivata a Adsp un’istanza concorrente, quella di Tco – Terminal Calata Orlando, che vorrebbe utilizzarla fino a tutto agosto per “movimentazione e deposito di argilla”: l’intricato puzzle delle aree portuali livornesi si complica.
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