Anche il porto di Venezia è tornato ai livelli di traffico pre-prepandemia
La movimentazione del primo trimestre 2022 è stata inferiore dell’1,5% a quella del 2019. Male Chioggia e i passeggeri
“I porti veneti chiudono il primo trimestre 2022 con traffici complessivamente in ripresa rispetto allo stesso trimestre del 2021”.
A dirlo è l’Autorità di Sistema Portuale di Venezia e Chioggia, che ha diffuso oggi i dati di traffico relativi ai primi tre mesi dell’anno: “Tra gennaio e marzo 2022 il Porto di Venezia prosegue la strada della ripresa post pandemia e fa registrare un traffico merci complessivo di oltre 6.370.296 tonnellate, con una crescita del 15% rispetto allo stesso periodo del 2021, mostrando di non risentire ancora delle conseguenze del conflitto russo-ucraino scoppiato a fine febbraio”. Rispetto al 2019 (ultimo anno prepandemico, seppur peggiore di quello precedente) la movimentazione complessiva è arrivata a -1,5%.
“Il Porto di Chioggia con 245.113 tonnellate di merci transitate – prosegue la nota – vede, invece, nel primo trimestre di quest’anno una flessione del 12,9% rispetto ai traffici del primi tre mesi del 2021: il dato va letto considerando sia la riduzione di approvvigionamento di cloruro di sodio utile all’industria dei detergenti chimici sia una diversa modalità di approvvigionamento dello stesso sale trasformato per uso alimentare, per il quale, a causa dell’alto livello dei noli, si è verificato uno shift modale nave/strada”. Drammatico per lo scalo clodiense il raffronto con il prepandemia: -28,6%.
“Nel dettaglio, per il porto veneziano risultano in aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 tutti i principali dati aggregati riferiti al traffico merci: liquid bulk (prodotti petroliferi in genere) con 2.107.743 tonnellate (+4,5%), dry bulk (rinfuse minerarie e alimentari) con 1.807.743 tonnellate (+34,5%) – con carbone e lignite a farla da padrone con 430.620 tonnellate per un +220,7 % e prodotti chimici con 61.854 tonnellate per un + 38,7%. Un dato quello del carbone legato al fatto che nel periodo di riferimento il combustibile fossile, considerato superato dalla strategia di transizione energetica, è ritornato protagonista con lo scoppio della crisi geopolitica internazionale. A seguire i general cargo (guidato dai Ro-Ro con +18,2%) segnano +12,7% con 2.454.810 tonnellate e i container con un +15,9 % equivalente a 143.646 teu, confermando la dinamica di recupero dei volumi persi durante la pandemia”.
Sul fronte dei passeggeri “si continua a registrare altresì un aumento del numero di quelli dei traghetti pari a 8.134 (+36,8%) e delle crociere pari a 3.646, settore quest’ultimo praticamente fermo nel primo trimestre 2021 e ripartito – pur nella condizione di grande criticità generata dall’introduzione del Decreto-legge 103/2021 – grazie al parziale recupero della programmazione e alle soluzioni individuate per gli approdi provvisori dal Commissario crociere Venezia. A Chioggia, invece, da gennaio a marzo 2022, le dry bulk o rinfuse solide risultano pari a 178.705 tonnellate, pari a – 12% rispetto allo stesso periodo del 2021. In diminuzione con 66.408 tonnellate transitate (-9,3 %) rispetto al primo trimestre 2021 anche il general cargo”.
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