Incidente mortale su una nave di Grimaldi in Spagna
Un marittimo del Cruise Roma ha perso la vita nel porto di Barcellona durante le operazioni di carico e scarico
Solo stamane si è avuta certezza della notizia: nella serata del 30 maggio un piccolo di camera del traghetto Cruise Roma, un marittimo di nazionalità rumena di circa 45 anni, ha perso la vita durante le operazioni di carico/scarico della nave italiana nel porto di Barcellona.
Le cause sono ancora incerte. Il lavoratore sarebbe rimasto schiacciato fra il rimorchio di un tir e la paratia del garage della nave, tanto che l’autista del camion sarebbe stato trattenuto dalle autorità giudiziarie spagnole. La nave è partita invece con ritardo da Barcellona e ha poi regolarmente raggiunto Civitavecchia.
“È una tragedia che si aggiunge a una interminabile lista di vittime e che ripropone per l’ennesima volta la necessità di un maggiore impegno di tutti sui temi della sicurezza sul lavoro sia a livello preventivo che formativo. La formazione e la prevenzione rimangono le uniche azioni per evitare questi tragici accadimenti e i controlli sulle procedure con le quali vengono svolte anche le attività a bordo alle navi devono essere più costanti ed incisivi. Per raggiungere l’obiettivo di azzerare i rischi nei luoghi di lavoro è necessario un approccio culturale diverso, più orientato alla salvaguardia della salute che alla ricerca del mero profitto” ha commentato una nota di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
Che hanno lanciato un appello a Governo e controparti datoriali: “Le mancate risposte sui temi della sicurezza complicano il quotidiano impegno del sindacato nella difesa della salute e della sicurezza nel mondo del lavoro. È indispensabile e vitale investire nel lavoro sicuro, stabile e tutelato e dare immediato avvio ad un confronto permanente con tutte le controparti, Governo, aziende ed enti, per realizzare intese e azioni utili a garantire la migliore sicurezza possibile sul lavoro a partire da una campagna straordinaria di formazione, informazione e diffusione della cultura della sicurezza”.
Fino a questo momento nessuna comunicazione è stata rilasciata dal Gruppo Grimaldi di Napoli sull’accaduto.
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