Nessuna offerta per realizzare la motonave ibrida per il Politecnico delle Marche
Per il mezzo, che sarebbe stato impiegato dal dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente nelle sue attività di ricerca, era stato stanziato un importo di 300mila euro
Nulla di fatto nella procedura avviata dal dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche per far costruire una motonave ibrida da impiegare per le sue attività di ricerca e didattica. La gara europea bandita dall’ateneo, del valore di 300mila euro (importo rialzato rispetto ai 250mila indicati inizialmente dal Consiglio di Dipartimento) è infatti andata deserta, nonostante all’ente durante l’iter risulti essere pervenuta almeno una richiesta di chiarimento.
La procedura riguardava la realizzazione di una imbarcazione in composito con lunghezza fuori tutto di almeno 10,6 metri con sistema a propulsione ibrido a 2 assi, abilitata a navigare entro le 12 miglia dalla costa, in grado di raggiungere una velocità massima di 20/22 nodi e di trasportare almeno 8 persone. Al momento non è noto se il Disva – che già dispone di una piccola imbarcazione, la Actea, utilizzata come laboratorio mobile in ambito marino-costiero – intenda procedere con l’attivazione di una nuova procedura e nel caso se farlo a condizioni variate.
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