“Addio alle mail e più cooperazione fra agenti e broker marittimi”
Secondo Federagenti è questa la rotta per il futuro tracciata in occasione dell’ultima assemblea della federazione mondiale di categoria
Comunicazione, coordinamento e vision, il tutto sotto il faro della sostenibilità. Sono questi gli input dei quali Federagenti (la Federazione nazionale degli agenti marittimi) si è fatta carico di ritorno dal General Meeting di Fonasba, la Federazione mondiale di categoria degli agenti e dei broker marittimi appena tenutasi ad Anversa.
Come già rivelato da SHIPPING ITALY nella stessa occasione è arrivata anche l’indicazione di Fulvio Carlini, broker italiano operante in prevalenza da Montecarlo, al ruolo di presidente a partire dal 2024 della stessa Fonasba.
“Forse per la prima volta con convinzione e determinazione, nell’affrontare le problematiche di professioni destinate a essere protagoniste nei prossimi anni di un ulteriore processo evolutivo, agenti marittimi e broker marittimi, che coabitano all’interno di Federagenti e della stessa Fonasba, hanno focalizzato l’attenzione sulle opportunità che potranno scaturire proprio da una collaborazione fra queste due categorie professionali in grado di apportare know how costantemente aggiornato sulla portualità, sulle caratteristiche delle navi e delle merci trasportate, ma anche sull’evoluzione dei contratti di noleggio” spiega una nota della federazione italiana degli agenti.
Che inoltre aggiunge: “Non casualmente il dibattito all’interno del meeting di Anversa ha affrontato tematiche fortemente innovative quali le Platforms digitali destinate a soppiantare – secondo le indicazioni in Fonasba – il sistema ormai saturo delle mail, sostituendolo con sistemi più veloci, efficienti e collaborativi di comunicazione evoluta”.
Alessandro Santi, presidente di Federagenti, ha sottolineato come l’attenzione della categoria, come testimoniato dal general meeting di Fonasba, si stia “anche focalizzando su un coordinamento efficace fra porti vicini. In Belgio è nato un nuovo mega porto frutto della fusione di fatto fra Anversa e Zeebrugge, scali che anche storicamente sono stati sino a ieri competitor e rivali accesissimi e che ora si presentano sul mercato come un singolo porto, in grado di fornire risposte davvero competitive: e questi due porti sono separati da una distanza analoga a quella che separa Genova da Savona o Napoli da Salerno, scali italiani alla ricerca di una reale integrazione all’interno delle Autorità di sistema portuale. Anversa e Zeebrugge si sono impegnati in progetti comuni come quello delle pale eoliche, forniscono ai due porti il 50% dell’energia necessaria per gru, forklifts e persino rimorchiatori”. Oltre a ciò, sul fronte della cattura della CO2, sta prendendo piede una collaborazione dei porti belgi con il porto olandese di Rotterdam. “Insomma una vision strategica di competizione/cooperazione che ha come driver principale quello della sostenibilità (economica, sociale e ambientale) nonché dell’autosufficienza energetica” conclude Santi.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY