Almeno 6 terminal portuali e 11 Adsp italiane nel mirino dei pirati informatici russi
Da Duci e Paita la proposta di allargare le competenze dell’accademia Imssea di Genova anche alla cyber security
Non solo alcune Autorità di sistema portuale ma anche terminal portuali privati erano nei giorni scorsi nel mirino dell’attacco di pirateria informatica sferrato dal collettivo filorusso Killnet.
Secondo quanto appare riportato su alcuni gruppi Telegram l’azione congiunta mirava a colpire i portali web delle port authority di Trieste, Genova, Livorno, Cagliari, Gioia Tauro, Ravenna, Venezia, Messina, Taranto, Napoli, La Spezia, Salerno e Savona. A proposito dei terminalisti privati l’azione mirava invece a colpire Sech Terminal, Trieste Marine Terminal, Tdt Terminal, Yilport Taranto e Vtp Terminal.
Per tutti le consegunze sono state limitate, nei casi peggiori i portali e i sistemi operativi sono rimasti fuori uso per alcune ore ma al più tardi il giorno successivo tutto il sistema informatico era stato ripristinato.
A Genova, in occasione di un appuntamento elettorale organizzato per promuovere la candidatura di Davide Falteri (presidente di Consorzio Global e di Federlogistica Liguria) a consigliere comunale, le deputata ligure Raffaella Paita (Italia Viva) e Gian Enzo Duci (vicepresidente Confcommercio) sono tornati sull’argomento promuovendo l’idea di ospitare a Genova, all’interno della Imssea (International Maritime Safety Security Environment Academy) un centro di forazione e ricerca in materia di cyber security per il mondo dei porti, dei trasporti e della logistica.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY