Confetra proporrà al Governo un Coordinamento Logistico Italo-Ucraino
L’associazione suggerirà l’istituzione di un organismo deputato a favorire da un punto di vista logistico la pronta ripartenza degli scambi con l’Ucraina non appena cesseranno le ostilità
“L’idea ci è venuta osservando quel che sta succedendo col grano: non appena, speriamo prestissimo, la situazione si sbloccherà e si dovranno organizzare velocemente i trasporti, le incognite e le problematiche da risolvere in brevissimo tempo saranno tantissime e complicate. Siccome a fine conflitto la situazione si riproporrà in modo esponenziale, sarebbe meglio cominciare a pensarci adesso”.
A parlare è Roberto Alberti, coordinatore della commissione internazionalizzazione di Confetra, intenzionata a proporre al Governo l’istituzione di un Coordinamento Logistico Italo-Ucraino: “Quando finirà il conflitto e ripartiranno i flussi di scambio con l’Ucraina, le nostre imprese avranno bisogno di un mare di informazioni di non semplice reperimento: stato delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio, operatività e modalità di funzionamento delle dogane, accessibilità alle industrie e ai magazzini, etc. Sarebbe più facile nonché più utile alla ricostruzione del paese se avessimo già avviato un’operazione di monitoraggio che ci consentirà di essere prontamente operativi non appena le condizioni lo consentiranno”.
L’ex presidente di Fedespedi pensa ad un organismo dotato di un ufficio istituzionale a Kiev e uno a Roma: “Dopo la fase di studio e di organizzazione, servirebbe una parte istituzionale, una di raccolta e aggiornamento dati in coordinamento con varie amministrazioni e enti, una operativa di ascolto e comunicazione con gli operatori, una sul campo (soprattutto per la parte ucraina) per l’aggiornamento in tempo reale delle situazioni critiche”.
Confetra potrebbe metterci know-how e una banca dati già ricca, ma per Alberti è indispensabile il ruolo delle amministrazioni pubbliche, anche per facilitare i rapporti con l’amministrazione ucraina, che sarà giocoforza fortemente provata dal conflitto, comunque finisca: “Per questo vorremmo quanto prima sottoporre al Governo questa proposta. Penso in particolare al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che peraltro dispone di fondi nell’ambito della strategia di aiuto alle imprese esportatrici italiane. Sarebbe un servizio che genera una facilitazione e un risparmio veramente importante per gli operatori e quindi per il nostro commercio estero e per l’approvvigionamento di materie prime e l’interscambio con l’Ucraina in generale. Sarebbe anche uno dei modi per dare un aiuto concreto all’Ucraina nel momento della ricostruzione”.
A.M.
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