Msc interessata al settore healthcare (ma non a BCube)
Il gruppo si è visto respingere una proposta di acquisto per rilevare, insieme a Remgro, una quota della rete di ospedali privati Medclinic
Nei giorni in cui potrebbe chiudersi a suo favore la partita Ita Airways, il gruppo Msc è stato interessato da una indiscrezione riportata dal Sole 24 Ore relativa a un suo possibile interesse per acquisire una quota di minoranza in BCube, operazione per la quale il gruppo alessandrino avrebbe avviato una ricerca affidata a Jp Morgan.
L’iniziativa, per il gruppo fondato da Gianluigi Aponte, si spiegherebbe in particolare in vista dell’eventuale acquisizione della compagnia erede di Alitalia, data la forte presenza di BCube nel settore aereo. Fonti vicine al gruppo ginevrino hanno però smentito a SHIPPING ITALY questo presunto interesse.
A oggi il gruppo Bcube, di cui ha recentemente preso il comando Fabrizio Palenzona, tra le altre cose è attivo a Malpensa e Fiumicino grazie alle due controllate della logistica aeroportuale Malpensa Logistica Europa (Mle) e Fiumicino Logistica Europa (Fle), ed e presente come handler anche nello scalo di Ostenda, in Belgio, paese dove Msc sta già sviluppando le attività anche al di fuori dello stretto perimetro marittimo-terminalistico avendovi lo scorso anno avviato il servizio di rimorchio portuale ad Anversa e avendovi più recentemente posto le basi per sviluppare quelle ferroviarie con Medway.
Più difficile invece cogliere le implicazioni del tentativo di take over azzardato da Msc insieme a Remgro per il business di Mediclinic International Plc (di cui la stessa Remgro già detiene il 44,6%), gruppo sanitario privato attivo in Svizzera, Sudafrica, Namibia, Emirati Arabi Uniti, con una rete che conta 74 ospedali, più una cinquantina di altre strutture tra cui centri diurni e di salute mentale.
L’operazione, non andata a buon fine, è consistita in una proposta di acquisizione – non sollecitata e condizionale – presentata lo scorso 26 maggio da un consorzio formato Remgro Limited con Sas Shipping Agencies Services Sàrl, appunto controllata di Msc, per rilevare in contanti l’intero capitale della società non ancora controllato da Remgro al prezzo di 460 pence per azione, più i 3 pence del dividendo finale proposto per l’esercizio chiuso a marzo (il 25 maggio, giorno precedente la presentazione della proposta, il titolo aveva avuto un closing price di 373 pence).
Il board, con l’esclusione del rappresentante della stessa Remgro, ha però respinto la proposta ritenendo che questa “sottovalutasse nettamente” la società e le sue prospettive.
Non è chiaro quali potessero essere le intenzioni di Msc dietro questa iniziativa, cioè se il piano fosse solo quello di diversificare in un segmento redditizio – quello dell’health care – i molti proventi ottenuti dal business container o se invece nell’affare il gruppo avesse intravisto qualche punto di contatto con la sua attività core nel settore della logistica e delle spedizioni, o ancora, in quella delle crociere. Al riguardo va notato che la rete di Mediclinic risulta particolarmente strutturata in Svizzera (17 ospedali) e ancor più in Sudafrica (47), entrambi paesi in cui Msc vanta una solida presenza essendo il primo quello il cui ha il suo headquarter e il secondo uno in cui ha un business talmente consolidato da permetterle di affermare che le sue portacontainer sono “le principali utilizzatrici degli scali del paese”.
Il consorzio formato da Msc e Remgro ha comunque fatto sapere di “star valutando la sua posizione”.
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