Spediporto (e Alsea) lanciano la volata di Pitto al vertice degli spedizionieri italiani
Il candidato genovese (contrapposto al veneziano Scarpa) può contare sull’appoggio in primis dei colleghi liguri e lombardi
Dopo la presentazione della propria candidatura e del ‘programma elettorale’ avvenuto la scorsa settimana dalla sede di Alsea (l’associazione lombarda degli spedizionieri e trasportatori), a tirare la volata ad Alessandro Pitto per conquistare il traguardo della presidenza di Fedespedi ci ha pensato Giampaolo Botta, direttore generale dell’associazione genovese Spediporto.
“Se dovessi elencare le ragioni per cui Alessandro Pitto è il candidato ideale alle prossime elezioni Fedespedi avrei bisogno di ben altro spazio e abuserei troppo del vostro tempo. Per chi volesse consiglio di digitare il suo nome su Google per rendersi conto del suo spessore professionale e imprenditoriale” si legge in un post pubblicato sui social network.
Dopo questo breve preambolo Botta riporta quelle che secondo lui sono “le ragioni fondanti per votarlo alle prossime elezioni” della Federazione nazionale delle imprese di spedizioni internazionali.
“1) La sua carriera associativa, che definisco esemplare: vent’anni in Spediporto, di cui gli ultimi sei come Presidente e tre come Vice Presidente Fedespedi è la migliore garanzia di capacità gestionale in un settore, quello dei gruppi di interesse, spesso animato da forte conflittualità e complessità. A sostenerne le sue competenze imprenditoriali: una laurea in economia, pubblicazioni universitaria e partecipazioni a forum internazionali. Esperto di economia marittima e di IT (è stato Presidente di Hub Telematica Scarl società da 25 anni coinvolta nel Port Community System)”.
Questo il secondo punto: “2) Oggi a capo dell’azienda famigliare, insieme ai suoi soci storici spedizionieri puro sangue come lui, annovera una forte esperienza in tutti i settori delle spedizioni (marittime, terrestri, ferroviarie e aeree) dando lavoro a oltre 140 persone. Alessandro può dirsi fieramente espressione di pura imprenditoria italiana nel segmento Pmi”.
Al punto 3) Pitto viene ricordato come “Promotore di numerose iniziative nel settore delle spedizioni internazionali di categoria; come presidente Spediporto ha mostrato tutto il suo valore su dossier complessi come nei casi Hanjin, Morandi, Autostrade per l’Italia e digitalizzazione”.
Il quarto punto richiama quello che secondo alcuni potrebbe essere il punto debole dello sfidante, Andrea Scarpa, vale a dire il fatto di essere parte di un gruppo (Fratelli Cosulich) che oltre alle spedizioni ha interessi anche nell’armamento essendo agente marittimo di gruppi come Cosco e Arkas: “4) Animato dalla forte volontà di rendere Fedespedi un serio e autorevole rappresentante degli interessi di categoria, indipendente dalle influenze esterne delle compagnie di armamento, ha sempre sostenuto con forza la professionalità delle case di spedizioni in antitesi con le prepotenze in atto, votate a conquistare il nostro mercato sulla base delle logiche alla verticalizzazione. Se questa è la sfida che le compagnie lanciano al nostro settore, abbiamo bisogno di uomini al comando con le competenze di Alessandro”.
Dai commenti al post emergono già alcune chiare ed evidenti dichiarazioni di voto che confermerebbero come le aziende e le associazioni territoriali di Liguria e Lombardia siano pronte a sostenerlo.
La conversione di Spediporto e di Alsea sul nome di Alessandro Pitto ha fatto venire meno la candidatura di Carlo De Ruvo (Dhl Global Forwarding) che per l’associazione territoriale milanese avrebbe dato particolare rilevanza e attenzione anche al mondo del cargo aereo. Cosa che evidentemente ha garantito di voler fare anche il candidato genovese.
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