Sale a 70 milioni di euro (+22%) il volume d’affari del Gruppo Grendi
Sui conti pesa il caro-energia e il carburante sia per autotrazione che navale. Partiti a Cagliari i lavori per il nuovo magazzino
Aumenta a 70 milioni di euro (+22% sul 2020) il fatturato consolidato del Gruppo Grendi. Lo rende noto la stessa azienda della famiglia Musso specificando che il positivo andamento dei risultati “è stato sostenuto dalla formula di logistica integrata del gruppo che punta sia sul potenziamento delle linee marittime di Grendi Trasporti Marittimi che della logistica di terra di M.A. Grendi dal 1828 Società Benefit”.
Per Grendi Trasporti Marittimi l’incremento del fatturato ha fatto fronte all’aumento dei costi, influenzato dall’incremento del costo del combustibile che ha colpito l’intero settore (solo tra aprile e maggio il carburante per autotrazione è aumentato del 50%). Inoltre a inizio 2021 è stata sostituita la nave Severine con la Wedellsborg di maggior portata e con un migliore rapporto tra emissioni e unità trasportate, a servizio del collegamento con il porto di Olbia che si è aggiunto a quello di Cagliari ampliando l’offerta competitiva del gruppo. Da sottolineare anche il ritmo di sviluppo del nuovo terminal internazionale Mito nel porto canale a Cagliari che ha avviato la sua operatività nella seconda parte del 2021, movimentando il traffico containerizzato internazionale di operatori globali.
M.A. Grendi dal 1828 per il quarto anno consecutivo ha registrato una crescita a doppia cifra, soprattutto nelle aree di business del trasporto e del deposito con distribuzione. Più in dettaglio è cresciuto di oltre il 14% il traffico sulla Sardegna confermando il ruolo di Cagliari come piattaforma strategica del business. Anche in questo caso sono però evidenti le pressioni legate all’aumento dei costi di processo (carburanti, energia, pallet, ecc.) e alla mancanza di autisti.
Tra le azioni sviluppate nel 2021 per contribuire a un minor impatto ambientale l’azienda menziona anche il nuovo collegamento marittimo con Olbia lanciato a marzo per servire il mercato del Nord della Sardegna, evitando di sbarcare container e semirimorchi a Cagliari e poi trasferirli via strada verso il nord dell’Isola. “Nell’ultimo semestre dello scorso anno questa operazione ha portato a un risparmio mensile di circa 100.000 km su strada” si legge nella nota. “Per certificare gli effetti sull’ambiente in termini di emissioni di CO2 equivalente, Grendi ha affidato al dipartimento di ingegneria dei trasporti dell’Università di Cagliari lo sviluppo di una tesi per un modello di calcolo che possa simulare e certificare il risparmio secondo i criteri GLEC (Global Logistic Emission Council) con verifica rispetto alla certificazione ISO 14021”.
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